L'inchiesta é incentrata sulle vaccinazioni fatte da un medico di base e odontoiatra

Green pass contraffatti, ottenuti grazie a certificati di vaccinazioni mia effettuate. È questo il cuore dell’inchiesta della procura di Roma che procede da settimane, vagliando decine di documenti, e ha portato oggi al sequestro di 9 certificazioni verdi, tra cui quelle del comico Pippo Franco e di un ex magistrato. L’inchiesta dei carabinieri del nucleo antisofisticazioni, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, é incentrata sulle vaccinazioni fatte nello studio romano di un medico di base e odontoiatra, da tempo attenzionato e il cui ufficio è stato perquisito nelle scorse settimane.

I green pass sequestrati, ritenuti falsi, venivano utilizzati da mesi per accedere a locali e luoghi pubblici. Solo oggi sono stati disattivati dall’anagrafe vaccinale e dalla banca dati del ministero della Salute, mentre le verifiche proseguono e il timore è che non si sia trattato di soli nove casi, ma di un numero di gran lunga maggiore. Il medico finito al centro dell’inchiesta avrebbe documentato una serie di vaccinazioni mai effettuate: aveva a disposizione circa 120 dosi di siero anti-Covid, ma risulta averne somministrate 156. Inoltre, dall’analisi delle date sui certificati vaccinali, più di un paziente è risultato non essere in città il giorno della presunta immunizzazione, mentre altri sono stati effettivamente vaccinati in una data successiva a quella riportata dal green pass.Nel fascicolo è indagato un altro medico che avrebbe fatto da intermediario per i pazienti che puntavano ad avere il certificato verde senza vaccinarsi. Era lui a mettere in contatto gli interessati con il dottore, che poi avrebbe gestito l’intera pratica per ottenere il lascia passare anti-covid, senza averne i requisiti. Tra i green pass sequestrati ci sono anche quelli di alcuni familiari di Franco, e lo stesso attore, 81enne, è finito sotto indagine

 

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