Trieste, 14 ott. (LaPresse) – “Siamo in dittatura, faremo comunque lo sciopero: noi pensiamo di essere una democrazia, lo Stato una dittatura. Faremo comunque lo sciopero, vedremo chi vincerà. Secondo me domani a Trieste ci saranno 30 mila persone, arriveranno da tutta Italia: portuali in primis e poi altri lavoratori. Lo sciopero è assolutamente confermato, vincerà la democrazia sulla dittatura”. Lo ha dichiarato a LaPresse il portavoce del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste (Clpt), Stefano Puzzer, annunciando che il blocco dell’attività, previsto per il momento da domani al 20 ottobre, verrà attuato nonostante la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali abbia dichiarato illegittima l’iniziativa. L’ente statale ritiene fuori dalla legge lo sciopero di sei giorni dei sindacati Fisi e Confsafi, al quale il Clpt ha a sua volta aderito da Trieste. Sulla posizione di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb, che hanno definito inutile lo sciopero con i tamponi gratuiti per i lavoratori, Puzzer ha detto che “i sindacati hanno dimostrato di che pasta sono fatti. Gli altri porti italiani? Domani vedrete la risposta visto che tutti si stanno divertendo a dire che non sciopereranno. Ci fermeremo fino a quando non verrà tolto l’obbligo del Green pass per accedere al lavoro”.

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