Milano, 10 feb. (LaPresse) – La votazione indetta su Rousseau è “tendenziosa e palesemente volta a inibire il voto contrario alla partecipazione del M5S al governo Draghi”. Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari M5S Abate, Angrisani, Colletti, Corrado, Costanzo, Crucioli, Cabras, Giuliodori, Granato, Lannutti, Maniero e Volpi. “La motivazione addotta per il rinvio del voto su Rousseau – affermano – era l’asserita esigenza di attendere lo scioglimento della riserva sulla composizione della coalizione che sosterrà il governo Draghi nonché l’imprescindibile necessità di valutare il programma di tale governo. Oggi quel voto è stato indetto senza che nulla di certo si sappia né sull’accozzaglia di partiti che voteranno la fiducia, né su ciò che tale eterogenea maggioranza intende realizzare. Chi saranno i ministri? Salvini, Boschi e qualche impresentabile di Forza Italia? Quali sono le fasce sociali che verranno supportate maggiormente? I più deboli, i lavoratori o le banche e i detentori di rendite finanziarie? Nessun obiettivo sostanziale del governo Draghi è stato messo per iscritto ne’ è stato anche semplicemente enunciato verbalmente. La motivazione del rinvio era dunque un mero pretesto per posticipare il voto a un momento maggiormente propizio per condizionarne l’esito. Fatto ancor più grave, il quesito su cui votare, pubblicato oggi, è stato formulato in maniera suggestiva e manipolatoria, lasciando intendere che solo con la partecipazione del M5S al governo si potranno difendere i provvedimenti adottati dal precedente governo e dalla precedente maggioranza: dati i numeri abbondanti della maggioranza che sosterrà il governo Draghi il moVimento non potrà condizionarlo neppure facendone parte, e anzi perderà parte della forza con cui potrebbe denunciarne l’operato standone all’opposizione”.

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