Brindisi, 28 gen. (LaPresse) – “Attraverso condotte, qualificate da questo ufficio e poi dal gip, come corruttive ed estorsive, il dottor Galiano con minacce o, in cambio del buon esito delle cause risarcitorie, si faceva erogare indebite somme di denaro”. Lo spiega in una nota il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio, con riferimento alla posizione del giudice Gianmarco Galiano, 48 anni, del tribunale di Brindisi arrestato questa mattina dai finanzieri di Brindisi, nell’ambito dell’inchiesta che ruota sull’assegnazione di incarichi professionali in alcune procedure fallimentari curate dal Tribunale brindisino.
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