“La spina dorsale dell’esercito ucraino“. Così Elon Musk ha definito il suo sistema satellitare Starlink, in un post in cui ha ventilato l’ipotesi di ‘spegnerlo’, dicendo che se lo facesse “l’intera linea del fronte crollerebbe“. Starlink è una rete di comunicazione satellitare di SpaceX, società di Musk appunto. Il programma punta a fornire l’accesso internet ad alta velocità ‘dallo spazio’ a regioni con infrastrutture di telecomunicazioni limitate, come zone remote o con scarso accesso alla rete, ed è stato cruciale per Kiev da subito dopo l’invasione subita dall’Ucraina da parte delle truppe russe il 24 febbraio del 2022. Con i servizi di comunicazione distrutti dalla Russia, per l’Ucraina le migliaia di terminali Starlink hanno colmato il vuoto svolgendo un ruolo vitale per garantire le comunicazioni, sia per la popolazione civile sia tra i militari al fronte. Dopo avere detto che se Starlink venisse spento il fronte ucraino crollerebbe, Musk è parso fare una marcia indietro. “Per essere estremamente chiari, indipendentemente da quanto io sia in disaccordo con la politica dell’Ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali”, ha fatto sapere sempre tramite X. E ha ribadito il concetto: “Senza Starlink, le linee ucraine crollerebbero, perché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni”. Ma ha precisato: “Non faremmo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio”.
Gli utenti di Starlink accedono a internet, sia per i dati sia per le comunicazioni via voce, usando una piccola antenna parabolica che ‘comunica’ con la costellazione di satelliti. In pratica, i dati vengono trasportati attraverso la rete di satelliti, che comunicano con i ricevitori a terra. L’anno scorso, l’Ucraina ha dichiarato che circa 42mila terminali erano in funzione tra forze armate, ospedali, le aziende e organizzazioni umanitarie. La maggior parte delle postazioni sul campo di battaglia sono dotate di un proprio terminale. Per quanto riguarda il finanziamento, inizialmente SpaceX ha contribuito a finanziare la fornitura di Starlink all’Ucraina. Successivamente è intervenuto il governo Usa, ma il mese scorso la Polonia ha dichiarato di aver pagato l’abbonamento a Starlink dell’Ucraina e che avrebbe continuato a farlo. In virtù di questo coinvolgimento, dopo la minaccia di Musk di ‘spegnere’ per Kiev Starlink è intervenuta oggi proprio la Polonia: “Starlink per l’Ucraina è pagato dal ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno”, ha scritto su X il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. Che ha poi lanciato un avvertimento: “A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”. Brutale la risposta di Musk, sempre via social: “Stai zitto, piccolo uomo. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink”. Poco prima, a ribattere a Sikorski era stato il segretario di Stato Usa Marco Rubio: “Nessuno ha minacciato di tagliare fuori l’Ucraina da Starlink. Ringraziate perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso questa guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia in questo momento”, aveva scritto, rilanciato da Musk.
Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, dal 2022 Varsavia ha prestato all’Ucraina più di 20mila terminali Starlink. Il 25 febbraio scorso il vicepremier polacco, Krzysztof Gawkowski, aveva confermato che la Polonia aveva ordinato 5mila terminali Starlink per l’Ucraina. “Starlink fornisce internet e sicurezza sia in ambito civile che militare. Grazie a questo, il fronte regge”, aveva dichiarato, sottolineando che la Polonia contribuisce a finanziare e mantenere l’accesso a Starlink in Ucraina, fornendo la metà di tutti i terminali in Ucraina. “La Polonia si occupa della manutenzione, ha acquistato (il servizio ndr.) Starlink e lo ha trasferito all’Ucraina. La Polonia garantisce la sicurezza pagando le quote di abbonamento. Non riesco a immaginare una società americana che violi tali accordi”, aveva detto.
Le tensioni legate a Starlink giungono in un momento di grande tensione fra l’amministrazione di Donald Trump e l’Ucraina di Volodymyr Zelensky, dopo lo scontro verbale fra i due del 28 febbraio nello Studio Ovale della Casa Bianca. Gli Usa hanno revocato a Kiev l’accesso a immagini satellitari e hanno sospeso la condivisione di informazioni di intelligence, aumentando la pressione sull’Ucraina mentre Trump spinge per porre fine alla guerra.