Roland Garros 2025, Sinner si arrende ad Alcaraz al termine di una finale epica

L'altoatesino spreca tre match point nel quarto set. Lo spagnolo rimonta due set e trionfa al quinto nel super tiebreak con il risultato di 6-4; 7-6; 4-6; 6-7; 6-7

Il trono di Parigi resta di Carlos Alcaraz. Lo spagnolo trionfa al Roland Garros 2025 rimanendo il padrone della terra rossa e risorgendo dall’abisso in cui lo aveva infilato un alieno come Jannik Sinner per lunghi tratti, dopo una battaglia infinita durata oltre 5 ore e mezza senza esclusioni di colpi. Il numero due annulla tre match point consecutivi nel quarto set quando ormai sembrava abdicare. E di nervi, fisico e una tenuta mentale superiore alla media, prerogativa esclusiva dei grandi campioni, sotto di due set porta il match al quinto e al super tie-break si prende il suo quinto titolo Slam, il secondo al Roland Garros, negando al campione altoatesino la gioia del primo trionfo sulla nobile terra parigina. Finisce 4-6 6-7 (4) 6-4 7-6 (3) 7-6 (2) ma a vincere è il tennis e questo match è destinato ad entrare nella storia per la sua rara intensità, la qualità dei colpi, la resilienza di due guerrieri che si sono sfidati trovano le energie per riemergere. Sono 193 i colpi vincenti di Alcaraz, uno in più di Sinner, un inezia che ha fatto la differenza tra il sorriso e l’amarezza.

Sinner: “Abbiamo dato il massimo, non dormirò stasera”

“Abbiamo dato tutto e il massimo, ora è difficile parlare non dormirò molto bene stasera ma va bene così. Ci vediamo il prossimo anno” ha commentato Sinner a caldo. La rivincita meditata e studiata nel dettaglio dopo il ko agli Internazionali di Roma non è riuscita a Jannik che, prima di farsi travolgere dalla fatica e dai crampi, ha giocato un tennis spettacolare, solido, a tratti stellare, mettendo alle corde Alcaraz, probabilmente inconsapevole però di quali margini è capace il suo fisico e la sua forza. Si sono giocate almeno tre partite in una. Una sfida tra titani da antologia premia alla fine un Alcaraz guerriero, mai domo, alimentato anche dal tifo del pubblico per oltre la metà a suo favore.

Alcaraz: “Complimenti a Sinner, questo torneo lo vincerai tante volte”

“Complimenti a Jannik, so quanto ci tenevi a vincere questo torneo. So che lo vincerai tante volte, è un privilegio condividere tutto questo con te. Sono felice che riusciamo a riscrivere la storia di questo torneo, sei un esempio e fonte di ispirazione non solo per me ma per tutti”, ha invece detto Alcaraz. “Sono fortunato perché dalla Murcia sono venuti in tanti per fare il tifo. Mi avete incoraggiato tutto il tempo”, ha aggiunto.

Sinner-Alcaraz, come sono arrivati in finale

Entrambi si erano presentati in campo non avendo mai perso l’ultimo atto di un Major e Alcaraz ha ribadito la sua supremazia nei confronto di Jannik, che su un terreno a lui meno congeniale. Era riuscito a costruirsi il suo pomeriggio perfetto. La scelta precisa ad ogni soluzione, l’attitudine a colpire presto la palla, e un senso della posizione in campo legata ad un equilibrio del propri corpo negli spostamenti rapidi, sono stati tutti fattori che hanno fatto al differenza nei primi tre set e per metà del quarto. Poi è arrivata la reazione del leone ferito, che ha graffiato sulla terra rossa e sua iniziata la risalita per poi prendersi tutto con una voracità disarmante, complice anche una calo fisico evidente di Sinner che nonostante tutto ha retto portando il match al super tue break dove ha ceduto 10-2.

Sinner-Alcaraz, primo set 6-4

Primo set molto combattuto e tirato, durato oltre un’ora di gioco. Lo porta a casa Sinner faticando molto nei primi turni di servizio senza mai mollare dopo il break di Alcaraz nel quinto gioco. L’immediato controbreak dà fiducia all’azzurro che approfitta di una serie di errori gratuiti dello spagnolo che, alla fine, cede di nuovo la battuta sul 4-5. Sinner chiude col 54% di prime di servizio (contro il 65%) ma con una percentuale di punti vinti più alta non solo con la prima (68% contro 55%) ma anche con la seconda (53% contro 50%). Sono in tutti 7 i colpi vincenti a 8 e 16 errori non forzati a 19.

Sinner-Alcaraz, secondo set 7-6

All’inizio di secondo set Alcaraz si rende protagonista di gesto di onestà. Sul turno in battuta dell’ altoatesino, con il punteggio di perfetta parità (40-40 nel primo game), il numero 1 del mondo ha sparato un micidiale ace al centro per portarsi in vantaggio, ma la palla è stata chiamata fuori. Alcaraz avrebbe avuto a disposizione una palla break provvidenziale visto il momento di difficoltà, ma con enorme sportività dice al giudice di sedia che la prima di servizio dell’azzurro era valida e ha così riconosciuto il punto al rivale. Sinner ha la possibilità di chiudere il conto in proprio favore e con una battuta vincente al centro aggiudicarsi il primo game della seconda frazione. L’altoatesino non molla un centimetro e fa subito un break al secondo gioco piazzando così quattro game consecutivi che diventano cinque mantenendo il suo turno di battuta. Alcaraz però non trema, alza il suo livello di gioco, sfiorando la perfezione, risale la corrente, strappa il servizio all’azzurro sul nono game e porta il set al tie break. Qui primeggia chi ha le idee più chiare, Sinner fa un mini-break, Alcaraz sbaglia una palla corta e l’azzurro si porta sul 5-2. Lo spagnolo reagisce ma l’altoatesino chiude il set con un perentorio diritto incrociato che porta lo spagnolo a mettere in rete il successivo diritto. Altro set giocato ad altissimo livello e durato oltre l’ora di gioco.

Alcaraz alza il livello e vince il terzo set 4-6

Nella terza frazione Sinner strappa subito il servizio ma lo perde al game successivo. Inizia a farsi sentire un po’ di stanchezza sulla quale si avventa Alcaraz che risorge e si prende tre giochi consecutivi. Sinner si affida a tutte le su forze e gli strappa il servizio al nono gioco ma al decimo lo riperde per la terza volta nel set, il primo perso in questo torneo e negli ultimi tre slam disputati. Si gioca da oltre tre ore.

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si abbracciano al termine della finale del Roland Garros (AP Photo/Aurelien Morissard)

Sinner sbaglia tre match point, il quarto set finisce 6-7

Nel quarto set Sinner ritrova un po’ di scioltezza e mobilità, soprattutto maggiore equilibrio negli spostamenti. Tiene il servizio senza rischiare troppo e mina invece le certezze di Alcaraz che cede a 0 il servizio nel settimo game. Nel nono gioco si porta 40-0, ha tre match point ma Alcaraz li annulla di prepotenza, mantiene il servizio con uno splendido ace. Lo spagnolo si conferma un vero campione e gioca un altro game perfetto strappandolo a Sinner e portandosi sul 5-5. E’ una lotta di nervi. L’altoatesino restituisce quel punto che Alcaraz gli aveva ‘concesso’ ad inizio secondo set confermando la bontà di due autentici campioni di lealtà. Alcaraz vince il game e si porta 6-5. L’inerzia del match è ora dalla parte dello spagnolo che ha anche il sostegno di larga metà del pubblico, al tie break Sinner commette troppi errori e Alcarz si prende il quarto set.

Alcaraz trionfa al super tiebreak del quinto set

I crampi minacciano l’altoatesino che perde subito il servizio, stringe i denti ma Alcaraz viaggia ora a cento all’ira, Sinner contiene la marea e l’argine non cede, strappando il servizio al decimo game. Dopo 5 ore si è al punto di partenza in perfetta parità. Sinner mantiene il servizio, Alcaraz fa altrettanto con due colpi magistrali. Si va al supertiebreak dove lo spagnolo morde il capo e non dà scampo a Sinner che deve inchinarsi. Alcaraz si prende ancora Parigi, a Sinner sfuma la possibilità di vincere il suo terzo slam di fila (n tutta la storia del tennis soltanto 11 giocatori sono riusciti a farlo). Ma altre battaglie tra due campioni autentici sono pronte a ripetersi. Questo è solo l’inizio di una lunga saga.