Jannik Sinner batte il danese Holger Rune (numero 13 al mondo) e passa il turno, qualificandosi per i quarti di finale degli Australian Open, primo torneo del grande slam dell’anno che si disputa sui campi in cemento di Melbourne. All’azzurro sono serviti quattro set (6-3, 3-6, 6-3, 6-2 il risultato finale) per avere la meglio sull’avversario, al termine di una partita nella quale non sono mancati momenti di difficoltà, specie sul piano fisico. Durante il terzo set Sinner ha, infatti, chiesto l’intervento del fisioterapista ed è momentaneamente rientrato negli spogliatoi. Dopo qualche minuto di apprensione la partita è ripresa.
“È stata una mattinata strana. Non mi sono scaldato. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Ho giocato bene, ho servito benissimo e questo mi ha dato la fiducia per continuare a lottare”, ha detto Sinner a caldo dopo la vittoria. “Oggi il supporto del pubblico è stato fondamentale, ne avevo bisogno – ha aggiunto l’azzurro – Oggi il 90% del merito è vostro e io per il 10% ho provato a rendervi felici”
“Non mi stavo sentendo bene, ho avvertito un po’ di sbandamenti e forse ho avuto problemi con la pressione. In quel momento c’era tanto sole ed era molto umido”. Così Jannik Sinner, in conferenza stampa, dopo la vittoria agli ottavi degli Australian Open su Holger Rune, racconta il momento più complicato del match, tra il secondo e il terzo set quando si è seduto al cambio campo tremando visibilmente: “Si, quello è stato il momento più difficile. Sono contento di essere ancora nel torneo… oggi poteva finire in un altro modo”, ha aggiunto.
“L’interruzione per i problemi alla rete, quei 20 minuti, mi hanno aiutato. Nessuno si aspettava una cosa del genere, di solito non si rompe in quel modo. Sono stato fortunato, mi ha permesso di rimanere fuori dal campo 20 minuti, mi sono rinfrescato un po’, ho messo acqua fredda in testa ed è stato di grande aiuto. Per me è stata una fortuna. Comunque, al di là delle mie difficoltà fisiche, è stato un gran match, con scambi molto spettacolari, un match di alta qualità”, ha sottolineato l’atoatesino. Anche a Wimbledon Jannik aveva accusato dei problemi, ma l’azzurro non vede similitudini: “Sono state due situazioni completamente diverse – ha detto – , ma aver già vissuto una situazione del genere mi ha aiutato mentalmente. Ovviamente mi piacerebbe giocare sempre quando tutto funziona alla perfezione, ma è nelle giornate difficili il momento in cui devi tirare fuori qualcosa in più. Importante è crederci sempre perché può accadere di tutto in campo”.