Vincere al debutto alle Atp Finals. A 20 anni appena compiuti. Davanti al pubblico di casa in delirio e subentrando come riserva al compagno e amico costretto a fermarsi per infortunio. Il ‘battesimo’ di Jannik Sinner al Masters made in Italy è semplicemente da sogno. L’allievo di Riccardo Piatti fa sembrare piccolo piccolo il gigante Hubert Hurkacz, che aveva impegnato il numero due al mondo Daniil Medvedev all’esordio e che è costretto a cedere con un doppio 6-2 in neanche un’ora e mezza di un incontro senza storia. Il polacco è così certo dell’eliminazione, mentre l’italiano può ancora sperare nella semifinale, ma dovrà necessariamente battere Daniil Medvedev giovedì e sperare in una sconfitta di Alexander Zverev contro lo stesso Hurkacz. Ma, al netto dei calcoli, l’impatto avuto da ‘Jannik il rosso’ sulla manifestazione torinese è da urlo. E ha il sapore del primo grande successo di una lunga serie, il secondo alle Finals per un italiano dopo quello ottenuto da Matteo Berrettini nel 2019 a Londra. Il Pala Alpitour è ai suoi piedi, il grido di guerra ‘Jannik, Jannik, Jannik’ rimbomba il palazzetto, le bandiere italiane sventolano in un gioco di colori, tra luci e superficie in cemento, che più azzurro non si può. In un contesto simile, il primo pensiero di Sinner dopo la vittoria va proprio a colui che avrebbe dovuto giocare al suo posto. “Questo torneo lo giochiamo per Matteo, speriamo si riprenda presto. Giochiamo ma teniamo nel cuore Matteo”. Parole sincere accompagnate da un boato. “Sono felice, ho giocato veramente bene oggi e dovevo giocar bene. Hurkacz è uno dei miei migliori amici del circuito – ha aggiunto parlando della partita – Ho perso contro di lui a Miami, ma ho fatto abbastanza esperienza durante l’anno per giocare qui e fare del mio meglio. Sono felice della mia prestazione”. L’ultimo ringraziamento va al pubblico. “All’inizio ero teso ovviamente – ha concluso Sinner – Giocare qui è una cosa incredibile, grazie mille per il supporto, proverò a fare meglio anche nella prossima partita”.
Nei primi due giochi il campioncino della Val Pusteria paga comprensibilmente lo scotto del debutto, ma riesce comunque a tenere la battuta salvando una palla break. Di punto in punto l’altoatesino prende fiducia, inizia a ‘bombardare’ l’amico polacco e ad aprire il campo. La svolta arriva a cavallo tra il terzo e il quinto game: prima l’azzurro strappa il servizio all’avversario, poi nel gioco successivo (della durata di 11 minuti) salva ben tre palle break e si porta sul 3-1, volando 4-1 grazie a un secondo break contro un Hurkacz a cui non basta aggrapparsi a due ace e che, appena lo scambio si allunga, palesa i suoi limiti. In un amen ‘Jannik il rosso’ conquista il primo set, in un game in cui si fa riprendere da 40-0 a 40 pari per poi non tremare più quando le palline pesano. Nel secondo parziale, come a inizio partita, Sinner trema di nuovo nel primo turno di battuta, che tiene a fatica evitando una palla break. Nel game successivo invece l’altoatesino sorprende il rivale si porta subito sul 40-15, strappando il servizio alla prima occasione. Da lì in avanto è un monologo azzurro, con Jannik che tiene il servizio e trova un altro break nel settimo game (5-2). E’ la resa definitiva del polacco, che manda in paradiso la nuova stella del tennis italian