Oggi la partita con le Filippine. Il numero uno della Federbasket: "Mai più attacchi ad arbitri"

Perdere sì ma non così. Al presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, il ko degli Azzurri contro la Repubblica Domenicana nella seconda giornata della fase a girone dei Mondiali, ‘brucia’ parecchio non tanto per il risultato che mette in salita il cammino della nazionale, quanto per l’alibi dietro cui il ct Gianmarco Pozzecco, espulso nel secondo quarto, si è trincerato. Niente colpe degli arbitri, niente sfoghi o isterie, o caccia al colpevole è il messaggio lanciato forte e chiaro dal presidente e rivolto in maniera inequivocabile a Pozzecco, tecnico che lui stesso ha voluto fortemente conoscendone pregi e difetti, tra cui quella della eccessiva ‘esuberanza’.

“I nostri avversari hanno vinto meritatamente. Gli errori arbitrali ci sono stati e sempre ci saranno, ma non sono quelli che ci hanno fatto perdere la partita e non è responsabilità Fiba”, è stata la riflessione di Petrucci a margine della sessione di allenamento mattutina degli Azzurri impegnati a Manila a riscattare il ko oggi contro le Filippine, padrone di casa. “Ho avuto un colloquio con tutto lo staff tecnico e ho detto loro che intemperanze come quelle di ieri non devono più accadere. Abbiamo un’immagine da difendere: non è colpa della Fiba, che non c’entra niente. Posso essere in disaccordo con la Federazione internazionale per questioni strategiche ma sulla condotta arbitrale loro non hanno nessuna influenza. Queste cose sono successe una volta e non devono più succedere. Quando si esagera si esagera”, ha puntualizzato Petrucci sottolineando che Pozzecco gode della fiducia, sua e della squadra. “È una persona straordinaria sotto molti punti di vista ed è il primo ad essere dispiaciuto. Ho per lui stima e affetto e continuo a considerarlo un ottimo allenatore. Non è un dramma aver perso una partita e di certo il nostro ct non è l’unico responsabile. Abbiamo un gruppo di ragazzi intelligenti che hanno tutte le carte in regola per reagire alla sconfitta già contro le Filippine”, ha aggiunto il numero uno della Fip che vede ora l’Italia al bivio.

Per passare alla seconda fase del Mondiale, tenere vive le speranze di qualificazione ai Giochi ed essere certi, almeno, di un posto al torneo Pre Olimpico del prossimo anno c’è ora da battere alle 14 italiane (le 20.00 locali) le Filippine proprio nel catino dell’Araneta Coliseum. E servirà una prestazione vincente e senza alibi. L’invito è infatti quello a non ricalcare atteggiamenti simili, comuni in sport più popolari, dove la ‘caccia’ all’arbitro è assai frequente nel dare una giustificazione alla sconfitta. “Non si perde per gli arbitri. Questa è una mentalità sbagliata che hanno tanti sport popolari”, ha sottolineato Petrucci a Sky Sport. Chiaro il riferimento al calcio, settore che l’ex segretario e commissario straordinario della Figc, conosce bene e nel quale ha anche deciso di tornare nelle vesti di membro del consiglio di amministrazione della Salernitana. La sua presa di posizione su Pozzecco, per quanto riguarda i presidenti di calcio appare infatti ancora lontana.

“Di questo ne abbiamo parlato nel giro dei ritiri con gli allenatori – ha dichiarato Renzo Ulivieri, presidente dell’Aiac (l’associazione italiana allenatori calcio) – La strada è quella di migliorare dal punto di vista del comportamento in campo. Bisogna adeguarsi agli standard europei, lo chiede anche la Uefa”. Parquet o campo in erba, anche da queste ‘bacchettate’ la cultura della sconfitta può fare un passo in avanti. 

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