Sul centrale di Parigi l'azzurra le ha provate tutte ma l'americana si è dimostrata superiore in campo

Non ce l’ha fatta, Martina Trevisan, a conquistare la finale del Roland Garross, fermata in semifinale dalla fortissima giovane statunitense Coco Gauff. L’azzurra, nel suo miglior momento della carriera e reduce da molte vittorie e dal trionfo al torneo di Rabat, le prova tutte per scardinare le difese dell’enfant prodige americana che, a 18 anni, conquista la sua prima finale in un torneo del Grande Slam. Il punteggio finale, 6-3, 6-1, non rispecchia l’effettivo andamento di un match molto combattuto in ogni game e su ogni palla. Il primo set vede un’alternarsi di break e contro-break, con la tennista italiana che riesce in due occasioni a recuperare il break subìto nonostante i potentissimi servizi dell’americana, che, sulle prime palle, arriva anche a servire a 190 chilometri orari. Al termine del primo set Trevisan chiede una pausa per intervento medico e riprende con una vistosa fasciatura alla coscia destra, ma questo non le impedisce di lottare punto su punto.

Decisivo il quarto game del secondo set, con servizio Trevisan, un game lunghissimo sul 2-1 Gauff, che segna lo spartiacque: o l’azzurra recupera ora o sarà molto difficile. Trevisan vince due scambi bellissimi e combattuti sul vantaggio Gauff, e si porta su vantaggio per lei. Ma il game prosegue, ed è una battaglia. Con scambi potenti dal fondo Trevisan piega la racchetta alla giovane rivale e dimostra di voler vendere cara la pelle. Ma l’avversaria non molla, anche lei capisce che il momento è decisivo, e alla fine riesce a chiudere con un gran dritto per portarsi sul 3-1. Il game è durato oltre 15 minuti, e segna la partita. L’azzurra non conquista più neanche un gioco e il match si chiude 6-3, 6-1. Gauff affronterà in finale la numero 1 Iga Swiatek, mentre per Trevisan nessun rimpianto. Ha giocato un grande torneo e ha raggiunto una semifinale Slam, con un gioco fatto di classe e potenza, oltre che fantasia e inventiva al momento giusto. Dopo la vittoria a Rabat e la semifinale a Parigi, ora l’obiettivo e proseguire a questi livelli, e l’azzurra ha tutte le carte in regola per farlo. 

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