L'inedita macchina a cinque cerchi olia gli ingranaggi, mentre arriva una benedizione che fan ben sperare. Se all'indomani dell'annuncio della candidatura unitaria di Cortina, Milano e Torino per l'Olimpiade invernale del 2026 tutti i soggetti coinvolti riflettono sui prossimi step, da Losanna il Cio si esprime al progetto olimpico made in Italy (e in Coni). "Il Comitato olimpico internazionale dà il benvenuto alla candidatura italiana a tre città per le Olimpiadi invernali del 2026. Questo dimostra la forza del nuovo processo di candidatura – si legge in una nota – Il Cio continuerà a collaborare con il Coni e le tre città per fornire competenze e contribuire allo sviluppo di piani in linea con le riforme dell'agenda olimpica 2020 e le nuove norme che hanno delineato il processo di candidatura 2026".
Dal massimo organismo olimpico si sottolinea poi come l'Italia sia entrata "nella Fase di dialogo senza impegno entro il termine del 31 marzo 2018 e ha condotto studi di fattibilità prima di confermare il suo progetto". Parole che sono musica per il governatore del Veneto Luca Zaia, che parla di accoglienza "favorevole" e promette: "Cortina e tutto il Veneto rispondono: presente. Siamo a completa disposizione per la valutazione dei nostri impianti e per programmare e costruire una bella Olimpiade assieme al Coni, al Cio e ai suoi membri. Ora pancia a terra e lavorare tutti verso l'obbiettivo comune".
Dal fronte lombardo qualche perplessità rimane – Milano si attendeva il ruolo di capofila della candidatura – e infatti il sindaco meneghino Beppe Sala chiede al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti un tavolo "per trovare una soluzione", pur ammettendo che "in questo momento le cose si fermeranno un po' e immagino che la convocazione non sarà a brevissimo". Intanto ci pensa il numero 1 del Coni Giovanni Malagò a tenere alta la tensione: "Questa è una gara che dobbiamo vincere. Da adesso fino a settembre 2019 sarebbe stato un massacro se si fosse scelta una sola delle tre città". Tra un anno infatti il Cio deciderà: a sfidare il tris italiano ecco Calgary, Erzurum, Sapporo e Stoccolma. Il sogno a Cinque Cerchi, dopo il caso Roma 2024, continua con fiducia.