Il tecnico dei partenopei: Motivo di orgoglio arrivare alla pari

"Dobbiamo avere la follia di imporre a Torino il nostro calcio". Così Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, racconta l'animo in casa del Napoli alla vigilia del big match in casa della Juventus. Una partita che "a noi dà un gusto enorme", ha spiegato il tecnico dei partenopei in conferenza stampa. "Siamo alla pari con la Juventus, che è la squadra assoluta padrona del calcio italiano dal punto di vista sportivo. Negli ultimi quattro anni questo è stato palese ma se si guarda alla storia del calcio, la padrona è lei. Per noi è già motivo di orgoglio arrivare alla pari", ha assicurato Sarri.
 

Ai tifosi azzurri è stata vietata la trasferta allo Stadium: "E' un'ingiustizia che non ci siano, l'ho detto anche quando i tifosi della Juventus non sono venuti qui. Non credo in questo tipo di decisioni, sarebbe bello dare una soddisfazione ai nostri tifosi ma la storia finirebbe lì". "Chi toglierei alla Juve tra Buffon, Marchisio e Dybala? Nessuno, son tre giocatori fenomenali", ha detto il tecnico azzurro. "Buffon ha fatto la storia del calcio degli ultimi 20 anni, Marchisio è straordinario, Dybala avrà un futuro grandioso". Quanto alle sue sensazioni della vigilia, Sarri ha chiarito: "Sono le domande che si fanno a chi viene dal basso. Provo una grande determinazione nel preparare la partita. Ma non è quella più importante che ho giocato, se non le avessi fatto le precedenti 500 in un certo modo non sarei qui. Per me – ha assicurato – un Sangiovannese-Grosseto decisivo per la C2 ha la stessa importanza di questa partita. Mediaticamente l'importanza diversa, ma interiormente no". "Juve con giocatori più abituati a certe partite? Ne hanno 8-9, noi 4-5 che possono prendere per mano i giovani ed accompagnarli, facendoli giocare con tranquillità. È un aspetto importante, mi fido di loro", ha osservato.
 

"Se questo Napoli può mettere paura alla Juve? Non vogliamo fare paura, ma – ha sottolineato – giocare il nostro calcio. L'esperienza ci dice che quando smettiamo di giocare il nostro calcio siamo vulnerabili. L'unica possibilità per uscire da uno stadio tremendo per gli avversari è imporre il nostro calcio. Magari non ci riusciremo, magari staremo 70 minuti nella nostra metà campo. Se succede non sarà una scelta. Se ci fanno rialzare testa per 30 secondi giocheremo il nostro calcio. Non dobbiamo essere tesi, i giocatori devono pensare a fare una grande prestazione ed accettare ogni risultato che arriva dal campo". La chiave, secondo Sarri, sarà "cercare di giocare in velocità e far sì che loro fisicità e aggressività non sia impattante". Ancora sull'aria che si respira in casa Napoli a 24 ore dal match: "Più entusiasmo o euforia? L'entusiasmo questa squadra ce l'ha da tanto tempo, non c'è nessun tipo di eccesso che possa far pensare ad euforia. La sensazione è che la squadra si approcci alla partita in maniera normale e penso che questo sia un bene".

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