Berlino (Germania), 20 nov. (LaPresse/Reuters) – L’ex campione del mondo ed allenatore Franz Beckenbauer, al centro dello scandalo legato all’assegnazione del Mondiale 2006, si dice deluso per la risposta avuta dalla Federcalcio tedesca (Dfb) alla sua offerta di colloquio “personale”. La Dfb è desiderosa che Beckenbauer fornisca risposte su diverse questioni, tra cui il controverso pagamento alla Fifa del 2005 e una bozza di contratto stipulato con l’allora vicepresidente della Fifa, Jack Warner, caduto in disgrazia. Al centro della vicenda c’è il pagamento di 6,7 milioni di euro versati dalla Federcalcio tedesca alla Fifa che, secondo la rivista ‘Der Spiegel’, corrisponderebbero al prestito concesso dall’allora ceo dell’Adidas Robert Louis-Dreyfus per aiutare a comprare voti per ottenere l’assegnazione del Mondiale 2006.

Beckenbauer, che ha guidato il comitato organizzatore del Mondiale 2006, ha respinto le accuse riguardanti la creazione di fondi neri per comprare voti, ma ha precedentemente ammesso che il pagamento alla Fifa è stato “con il senno di poi un errore”. In alcuni estratti di un’intervista a ‘Sueddeutsche Zeitung’, Beckenbauer ha detto di aver proposto un “colloquio personale” con i capi della Federcalcio tedesca, che però non ha risposto alla sua richiesta. “Quando ci si conosce l’un l’altro così da tanto e non si ottiene alcuna risposta alla mia lettera e apprendi tutto dalla televisione, allora dove siamo?”, ha detto. La Dfb ha comunicato che voleva incontrare Beckenbauer ancora una volta con i legali e che non era molto entusiasta di un incontro personale. Beckenbauer non è sotto indagine.

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