di Andrea Capello

Roma, 1 set. (LaPresse) – La Torino bianconera spera che si tratti solo di una piccola eccezione che confermi la regola. Quella granata invece sogna ad occhi aperti. Sono trascorse solo due giornate di campionato ma sotto la Mole tutto sembra capovolto. Toro in testa alla classifica a punteggio pieno e con il morale a mille. Juve incredibilmente ultima a zero punti a leccarsi le ferite. Una situazione inaspettata che il popolo granata vuole godersi almeno finché dura. “Se il Toro dovesse finire il campionato davanti alla Juve cosa farei? Al pari di alcune mie colleghe lo spogliarello con successivo bagno in una delle fontane della città anche se non so quanto sarebbe divertente per i tifosi”, è la promessa di Piero Chiambretti. “La realtà spesso supera la fantasia – aggiunge rincarando la dose – neanche in un sogno dopo una dose massiccia di peperonata si potevano avere segnali di un mutamento così evidente”.

Meno strabordante negli annunci ma altrettanto felice Mauro Berruto, granata doc ed ex tecnico della nazionale di volley maschile bronzo a Londra 2012. I suoi complimenti sono rivolti in primis al collega allenatore Giampiero Ventura: “Non voglio fare paragoni scomodi però il modello è quello di Alex Ferguson persona di grande esperienza e visione strategica. Anche le cessioni che sono state fatte negli anni, alcune a malincuore altre magari un po’ meno, con la valorizzazione di alcuni giocatori hanno contribuito a rendere ancora più stabile il progetto”.

In casa Juve lo stato d’animo passa dall’incredulità alla speranza. “Se mi aspettavo questo inizio da parte della Juventus? No, non se lo aspettava nessuno, compresa la dirigenza”, dice senza troppi giri di parole il noto deejay Linus (grande tifoso dei campioni d’Italia, ndr) “Si sapeva da mesi quello che sarebbe successo ed essere arrivati in questo momento così impreparati è un po’ destabilizzante – aggiunge – C’è l’attenuante degli infortuni però i problemi non finiscono lì. Nel gigantesco trasloco che c’è stato è andata via anche un pezzo di anima della squadra”.

Il conduttore radiofonico vede la Juve ancora competitiva a livello di campionato “mentre sul piano internazionale non sarà così semplice”. Più ottimista invece il parere dell storico numero uno bianconero Dino Zoff: “C’è poco da dire. L’inizio non è dei migliori e non succedeva da tanto. Hanno anche perso giocatori importanti ed un po’ di tempo ci vuole per sistemare le cose”, spiega.

Un altro ex come Totò Schillaci invece sceglie il bastone: “Credo che la Juventus quest’anno si sia un po’ indebolita rispetto alla passata stagione e poi molti giocatori parlino troppo, cosa che alla Juve ai miei tempi non si era abituati a fare perché in campo si giocava e si correva, senza fare polemiche”, il suo commento. Tanti punti di vista su una crisi inaspettata perché, come diceva lo storico ct dell’Italvolley Julio Velasco, “chi vince festeggia, chi perde spiega” e dopo i primi 180 minuti di campionato a Torino il silenzio dei forti è prerogativa solamente dei granata.

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