Brescia in Serie B al posto del Parma. Lega Pro: due ripescate

Brescia in Serie B al posto del Parma. Lega Pro: due ripescate

Di Andrea Capello

Roma, 4 ago. (LaPresse) – Brescia ripescato in Serie B. Albinoleffe e Pordenone in Lega Pro. Nessuna sorpresa dal Consiglio federale della Figc andato in scena a Roma (il prossimo il 31 agosto si terrà invece ad Expo Milano, ndr). Saranno quindi le ‘Rondinelle’, in base alla graduatoria redatta sui tre parametri di ripescaggio (ultima classifica, media spettatori delle ultime cinque stagioni e tradizione sportiva della piazza, ndr), a prendere il posto del fallito Parma. Niente da fare per Lecce e Cittadella che, come i lombardi, avevano effettuato domanda. In Lega Pro invece arriva l’ok al ripescaggio di Albinoleffe e Pordenone mentre non va a buon fine la domanda del Seregno.

Ad oggi quindi le squadre nel terzo campionato professionistico sono 53. Resta da definire, nei prossimi giorni, il 54esimo posto dopo la mancata iscrizione del Castiglione, vincitore del girone B della Serie D. “Oggi come oggi – dice il presidente Tavecchio – si dovrebbe arrivare ad un campionato da 54 squadre quindi con tre gironi da 18 ed è una tosatura non di poco conto”.
Sia nella cadetteria che in Lega Pro le interpreti potrebbero però ancora cambiare dopo i processi sportivi legati al calcioscommesse al via con il primo grado l’11-13 agosto. In Serie B le coinvolte sono il Catania e la neopromossa Teramo. In caso di condanna per responsabilità diretta al loro posto entreranno Entella, retrocessa ai playout, ed Ascoli Picchio, secondo nel girone di Lega Pro vinto dagli abruzzesi. Nel terzo campionato professionistico le deferite per responsabilità diretta sono invece Savona, Torres e Vigor Lamezia. Per quanto riguarda alcune ‘nobili decadute’ ok all’iscrizione in Serie D di Parma e Monza, in itinere quella di Venezia, Grosseto e Reggina. Stesso discorso per Varese e Barletta nel campionato di Eccellenza.

La riduzione delle squadre di Lega Pro per le tante mancate iscrizioni fornisce anche l’assist per parlare della riforma dei campionati. Da sempre definita da Tavecchio ‘la madre di tutte le battaglie’. “Ma bisogna anche trovarle il padre”, dice il numero uno Figc con un sorriso. “In questo momento non è semplice attuare la riforma dei campionati come la vedo io. Questo continuare a prorogare denota una situazione di incertezza. E’ inutile nascondere la testa sotto la sabbia”.

Il motivo è semplice e risiede nella riluttanza delle Leghe. “Quando andiamo a parlare di una Serie A che da 20 squadre deve passare a 18 lo diciamo ma poi bisogna anche ottenere la maggioranza dalle Leghe per farlo – dice – e lo stesso vale per la Serie B a 20 squadre da 22”. Secondo il presidente federale “quando gli interessi sono elevati specie per i diritti tv i soggetti abituati ad un certo standard non riescono a pensarla diversamente”. Se ne riparlerà nuovamente a settembre e Tavecchio cercherà di convincere tutti a trovare una soluzione interna senza dover poi ricorrere ad una commissario ad acta del Coni per la riforma dello statuto. “I commissari sono sempre organi punitivi”, il suo chiaro pensiero al riguardo.

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