Torino, 17 giu. (LaPresse) – “Abbiamo lavorato tanto tutti insieme e da parte mia posso dire di averci messo passione e voglia di fare; ma la strada da fare é lunga, siamo ancora alla prima pagina di un libro tutto da scrivere con l’obiettivo di arrivare all’Europeo 2016. E ci voglio arrivare con una formazione ambiziosa”. Lo ha detto Antonio Conte al sito della Figc nel fare il punto della situazione dopo un anno di lavoro da commissario tecnico della Nazionale. Quasi dodici mesi di lavoro con un vestito nuovo e non sempre comodo per chi come lui nasce uomo a tutto campo, abituato ad affrontare quotidianamente il rettangolo verde e al contatto costante con i suoi uomini. Tre scudetti consecutivi alle spalle, da allenatore vincente della Juventus, Conte si trasforma in Commissario tecnico. La metamorfosi inizia il 4 settembre 2014 quando esordisce a Bari sulla panchina dell’Italia con una vittoria nell’amichevole contro l’Olanda. Ad un anno di distanza, il bilancio passa attraverso 5 vittorie, 4 pareggi e la sconfitta di ieri sera contro il Portogallo.

Ora ci sono le vacanze, il tempo per riordinare le idee e riorganizzarsi in vista delle prossime due gare di qualificazione in programma a settembre con Malta e Bulgaria. “Sicuramente é stato un anno intenso per me – continua Conte – anche perché ho sempre fatto l’allenatore ed essere diventato ct é stato un bel cambiamento: un contro è avere i giocatori a disposizione per allenarli tutti i giorni, un conto il lavoro che si fa in Nazionale. Ma è stata una bellissima esperienza sotto tutti i punti di vista anche se c’é tanto da lavorare. Ora abbiamo davanti l’obiettivo qualificazione e in questo anno che ci attende cercheremo di far crescere l’esperienza dei ragazzi. Contro il Portogallo ho mandato in campo dal 1’Bertolacci e Soriano, alle prime uscite a livello internazionale, altri come De Sciglio, El Shaarawy ed Immobile che hanno avuto un’annata difficile e hanno giocato pochissimo, oltre a ragazzi nuovi come Gabbiadini, Sansone, Bonaventura e tanti altri. Dobbiamo sapere che la nostra squadra non deve mancare mai di generosità, di spirito di sacrificio, di passione, di voglia di superare le difficoltà”.

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