Roma, 15 giu. (LaPresse) – Massimiliano Allegri non ha rimpianti dopo la finale di Champions League persa contro il Barcellona. “Mi viene in mente prima di tutto una bella partita, una delle più belle finali europee degli ultimi anni. Noi ce le siamo date, sull’1-1 ho pensato che avremmo vinto, poi è andata come andata, ma senza rimpianti, anche se avremmo potuto fare di più. Ci è mancata un po’ di convinzione”, dice il mister della Juventus a ‘La Gazzetta dello Sport’. Secondo Allegri “le lacrime dei miei giocatori non volevano dire ‘chissà quanto tempo ci metteremo ad arrivare di nuovo fin qui’, ma piuttosto “potevamo davvero battere il Barcellona e non ci siamo riusciti”.
Sul suo futuro l’ex tecnico del Milan ha le idee chiare: “Il mio punto di vista coincide con quello dei dirigenti. Il contratto? Non è una formalità, però c’è la volontà di andare avanti insieme”. E Allegri propone anche una ricetta per continuare a far sorridere il popolo bianconero: “Non farsi ossessionare dai risultati, costruire qualcosa di forte, una Juve che sia sempre fra le prime in Europa e giochi un bel calcio. C’è da lavorare ancora tantissimo”
La Juve può crescere ancora. “La Juve può crescere molto e non mi riferisco ai risultati. La ricerca del successo è implicita se lavori alla Juve, ma c’è tanto da fare e questa sarà un’estate cruciale. Non dobbiamo pensare ai risultati, ma a migliorare noi stessi. Gli obiettivi poi sono i soliti: scudetto, coppa Italia e sogno Champions che va avanti”. L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, allontana così le paure di una stagione negativa dopo gli exploit dei bianconeri.
Per il mister livornese la prima meta è quasi ‘naturale’: “Vogliamo il quinto scudetto consecutivo: la Juve ci è riuscita solo negli anni Trenta”.
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