Dall’inviato Antonio Martelli
Berlino (Germania), 5 giu. (LaPresse) – Novanta minuti e forse più per la leggenda. ‘The Winner Takes It All’ cantavano gli Abba e in effetti chi tra Juventus e Barcellona alzerà nel cielo di Berlino la Champions League completerà uno storico Triplete.
Sarebbe il secondo per il Barcellona dopo quello del 2009 con Pep Guardiola in panchina, sarebbe il primo per una Juve che all’inizio della stagione e dopo l’addio improvviso di Conte mai si sarebbe immaginata di ritrovarsi a giocare una partita di questa importanza. Lo stesso Buffon ha ammesso che “per come era iniziata la stagione, con il cambio di allenatore” essere a Berlino a sfidare il Barcellona “è una piacevole sorpresa”. “Loro sono obiettivamente avvantaggiati, hanno grandi valori individuali. Una squadra che ha giocatori come Messi, Suarez e Neymar, con Iniesta dietro, non possa non essere favorita. Poi penso comunque che la Juve non sarà vittima sacrificale, ne sono fermamente convinto”, ha detto ancora Buffon in conferenza stampa.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Leonardo Bonucci, che sempre nell’incontro con la stampa ha dichiarato: “Se siamo in fiale lo siamo con merito. Sappiamo di esse un gradino sotto al Barcellona, ma in finale le differenze si assottigliano. Starà a noi lottare su ogni pallone per non essere vittima sacrificale”. I due juventini hanno avuto anche lo spirito di scherzare, nonostante la tensione a 24 ore o poco più da un appuntamento con la storia. Hanno parlato dei loro figli, con Buffon che ha rivelato candidamente: “I miei figli tifano per Neymar e Messi e sono combattuti. Avrebbero preferito una finale contro un’altra squadra, Manchester City o Real Madrid”. Ancora più sorprendente la replica di Bonucci: “Mio figlio voleva andare al mare, gli ho detto che dopo domani gli porterò un bel regalo e potrà andarci”.
Si dice che la calma è la virtù dei forti e Massimiliano Allegri in questo suo primo anno juventino ha dimostrato di averne tanta di calma e anche di forza, visti i risultati ottenuti. Anche alla vigilia di quella che è la partita più importante della sua carriera di allenatore, il tecnico bianconero non ha perso la sua verve toscana: “Siamo partiti con l’obiettivo di arrivare tra le prime otto, siamo tra le prime due e ora dobbiamo cercare di arrivare primi se no facevamo una gita diversa”.
E ancora con la sua solita leggerezza, Allegri ha replicato anche alla inevitabile domanda sui tanti ‘gufi’ che in Italia domani tiferanno ‘contro’ la Juve. “Fa parte dello sport, ma per il calcio italiano è importante avere di nuovo una squadra in finale di Champions. Credo che la maggior parte degli italiani siano in attesa di vedere la Juve alzare questa coppa”. Tornando seri e provando a giocare ‘in anticipo’ la partita, Allegri si è detto convinto che “domani sarà una partita in cui dovremo essere bravi e qualsiasi cosa succede restare sempre in partita e forti mentalmente per ribaltare il risultato che ci vede sfavoriti”. Anche perchè dall’altra parte ci sono i satanassi Neymar, Messi e Suarez. “Sono tre giocatori straordinari, bisognerà essere molto bravi e partire dal presupposto che difficilmente finirà 0-0 e quindi bisognerà fare gol”, ha concluso Allegri.
In casa Barcellona, tutte le pressioni sono ovviamente sui ‘tre fenomeni’ con Neymar che nella seconda parte della Champions League è stato decisivo quasi quanto Messi. “La nostra amicizia dentro e fuori dal campo ha reso questo possibile. Ci intendiamo molto bene e spero di concludere la stagione con loro vincendo e questo credo possa accadere”, ha detto il brasiliano che vincendo domani potrebbe fare meglio di sue due grandi eredi connazionali come Romario e Ronaldo il Fenomeno. “Ho giocato tante finali ma questa è la più importante della mia vita. E’ un sogno che avevo fin da bambino e darò tutto quello che ho per vincere”, ha dichiarato ancora Neymar.
Forte della sua esperienza di veterano, Piqué ha avvertito dai pericoli della Juve: “Novanta minuti ci separano dalla perfezione. Noi avremo il possesso palla e loro saranno pericolosi in contropiede con Morata e Tevez. Hanno un centrocampo molto forte e il contrattacco è una insidia. Dobbiamo focalizzarci sul possesso palla per creare opportunità e segnare”. Per Luis Enrique, invece, la sfida di domani contro la Juve non è certo una rivincita di quanto era alla Roma. In quell’anno i bianconeri di Conte furono devastanti in campionato e Coppa Italia contro i giallorossi. “Non cerco vendette, sono contento di quello che ho conquistato e ho perso. non penso a nessuna rivincita. Sono orgoglioso di quello che ho fatto a Roma”, ha dichiarato il tecnico giallorosso. “Immagino una partita in cui avremo più possesso palla, ma avremo delle difficoltà perché anche loro creeranno occasioni. Hanno una buona difesa e come noi posso fare il Triplete”.
Mentre una Berlino insolitamente torrida – domani sono previsti 35 gradi – si tinge dei colori blaugrana e bianconeri degli almeno 40mila tifosi che equamente occuperanno i settori a loro destinati, la Uefa ha invitato i tanti arrivati dalla Spagna e dall’Italia senza biglietti a non affidarsi a ‘bagarini’ e rivenditori online. La truffa come sempre è dietro l’angolo, tanto più che i biglietti ‘al mercato nero’ arrivano anche a superare i 1000 euro.
Il tempo delle chiacchiere è ormai finito, domani si gioca. Costretto a rinunciare all’ultimo momento a Giorgio Chiellini, Allegri si consola con il recupero in extremis di Andrea Barzagli. L’ex centrale del Palermo ha svolto tutta la rifinitura senza problemi e sarà quasi certamente lui a giocare al centro della difesa al fianco di Leonardo Bonucci. Per il resto la formazione dovrebbe essere quella prevista: un 4-3-1-2 con Gigi Buffon in porta; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli ed Evra in difesa; Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal a centrocampo; Tevez e Morata di punta. Nel Barcellona è pienamente recuperato Iniesta, unico dubbio di Luis Enrique fino a pochi giorni dalla finale. Pertanto i blaugrana scenderanno in campo con Ter Stegen in porta; Dani Alves, Pique, Mascherano e Jordi Alba in difesa; Busquets, Rakitic e Iniesta a centrocampo; il tridente delle meraviglie sarà composta ovviamente da Neymar, Suarez e Messi. Arbitra il turco Cuneyt Cakir. Calcio di inizio alle 20.45 all’Olympiastadion.
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