Milano, 7 feb. (LaPresse) – “I tifosi si devono fidar di me, è l’unica cosa. È importante che comincino ad arrivare i risultati. Il pubblico applaude quando si vince, ed è triste quandi si perde. È normale. Come si accetta una cosa si deve accettare anche l’altra, ci vuole equilibrio: non bisogna esaltarsi quando si vince né abbattersi quando si perde”. Il tecnico dell’Inter Roberto Mancini si rivolge direttamente ai tifosi in conferenza stampa alla vigilia del delicato impegno di campionato con il Palermo. “Bisogna continuare a lavorare, al miglioramento ci si arriva solo continuando a lavorare, non è che bisogna fare altro. Io l’ho detto ai giocatori, all’inizio quando sono arrivato c’era una situazione particolare, io sono stato qui e ho vinto scudetti, ma poi quel momento finisce e se le cose vanno male e non cambiano i tifosi si arrabbiano con tutti, con me per primo, ma questo è normale – ha proseguito l’allenatore di Jesi analizzando il momento della squadra – Se uno è martello deve saper battere, se è incudine deve saper essere forte e non debole in questi momenti così. Se si fa un progetto si tira avanti e ci si crede sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà. Penso che sia quello giusto, ci vorrà un po’ di tempo e sofferenza ma poi le vittorie saranno ancora più belle”.

A chi gli chiede se Brozovic e Kovacic possano giocare insieme, Mancini risponde “non credo possano aver problemi, si conoscono, parlano la stessa lingua e giocano in Nazionale insieme – ha sottolineato – Mateo nasce più come mezza punta, ma poi con il tempo magari potranno coesistere come centrocampisti interni. Puscas? Ha fatto la sua prima partita così intensa e importante davanti a tanti spettatori. Credo che avrà grandi opportunità in futuro, per domani vediamo se cambiamo qualcosa”. Il tecnico dell’Inter è tornato poi sull’errore di Ranocchia in Coppa Italia contro il Napoli che ha sancito l’eliminazione dell’Inter. “L’errore non è mai di uno solo, quando una cosa va male, va male per tutti, e quando va bene, va bene per tutti – ha evidenziato – Ripeto, non è mai colpa del singolo. Si perde tutti insieme. Penso che i tiosi dell’Inter accoglieranno bene Ranocchia”. In chiusura una battuta sull’avversario di domani. “E’ la partita perfetta per avere difficoltà, dipenderà da noi. Per vincere la partita bisognerà essere perfetti – ha concluso – Qualcosa deve cambiare e la mia sensazione è che la squadra sta diventando veramente una squadra”.

“Io devo risolvere i miei problemi, non posso risolvere quelli di Conte e della Nazionale. In Italia facciamo un po’ fatica a cambiare”, ha aggiunto Mancini in merito alle voci di un Antonio Conte insoddisfatto del calendario della stagione 2015/16 approvato ieri in Lega Calcio, in particolare in merito alla finale di Coppa Italia su cui non è stata presa una posizione ufficiale. “I campionati potrebbero iniziare prima, invece iniziano sempre dopo Ferragosto – ha proseguito – Io non avevo nessun problema a dare giocatori per lo stage o far iniziare i campionati prima”.

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