Milano, 14 nov. (LaPresse) – L’Inter ritorna al passato, e lo fa riportando ad Appiano Gentile Roberto Mancini. E’ l’ex tecnico del Manchester City il sostituto sulla panchina nerazzurra di Walter Mazzarri, esonerato questa mattina dopo una lunga notte di trattative tra i vertici del club lombardo e l’allenatore di Jesi, che ha dato la propria disponibilità al clamoroso ritorno. “Una nuova stimolante sfida, sono contento di riabbracciare i tifosi nerazzurri”, ha twittato nel tardo pomeriggio il ‘Mancio’, poco dopo l’annuncio ufficiale del ritorno all’Inter. Mazzarri incorre così nel primo esonero in carriera, il secondo in questa stagione nella massima serie dopo quello di Corini al Chievo. E’ stato il presidente Erick Thohir in persona ad imprimere una svolta nella stagione nerazzurra, fin qui al di sotto delle aspettative con un nono posto in classifica con 16 punti raccolti in 11 partite, frutto di risultati altalenanti. Le ultime deludenti prestazioni contro il Parma (2-0) ed Hellas Verona (2-2) hanno spinto il magnate indonesiano a puntare su Mancini, profondo conoscitore dell’ambiente nerazzurro, tanto ostile a Mazzarri, nonché tecnico di un certo profilo internazionale, ideale nella ‘nuova’ Inter di Thohir.

“Quest’oggi ho preso la difficile decisione di sollevare dall’incarico di allenatore della prima squadra Walter Mazzarri. E’ stata una decisione presa di comune accordo con tutto il management – ha dichiarato il tycoon indonesiano in una nota – E’ stata una scelta difficile perché Mazzarri ha sempre sostenuto le scelte del club lavorando instancabilmente e con grande altruismo per l’Inter, con passione e convinzione. Lo voglio sinceramente ringraziare per tutti gli sforzi profusi”. Thohir ha dato poi il benvenuto al nuovo allenatore, che ha firmato un contratto di due anni e mezzo e che verrà presentato ufficialmente domani alle 14. “Il nostro obiettivo è quello di riportare l’Inter a essere uno dei top club d’Europa ed è per questo che sono felice di dare il bentornato a Roberto Mancini – ha proseguito – La sua carriera all’Inter come altrove, parla per lui. La sua esperienza internazionale, così come la sua voglia di successi, porterà la squadra a un livello più alto”.

Che la scelta di cambiare Mazzarri fosse arrivata su imput diretto di Thohir lo si era capito già nel primo pomeriggio dalle parole di Massimo Moratti. “Mi dispiace per Mazzarri, certamente ci ha messo del suo e ha dato il massimo per fare bene. Sono felice per Mancini: è molto bravo, è un gran lavoratore e in questo momento è necessario – ha dichiarato l’ex presidente nerazzurro – Se Thohir ha ascoltato i miei consigli? Aveva certamente in mente di farla lui questa cosa. Cosa dovrà fare Mancini adesso? Non lo so, ci penserà lui”. Chi è restato a mani vuote è il grande ex Walter Zenga. “Hanno scelto Mancini. Ero lì in ‘corsa’, il mio sogno vicino. Peccato – ha scritto su Twitter l’ex tecnico di Catania e Palermo che ha difeso i pali dell’Inter dal 1982 al 1994 – Peccato forse in un’altra vita, grazie a tutti”. Mancini, atteso da un battesimo di fuoco al rientro dalla sosta delle nazionali visto l’impegno nel derby con il Milan domenica 23 novembre, dovrà cercare di raddrizzare una stagione nata storta e soprattutto riportare quell’entusiasmo nell’ambiente nerazzurro che si è un po’ perso nella gestione Mazzarri. Il curriculum, che parla di tre scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppa Italiana conquistate nell’esperienza all’Inter durata dal 2004 al 2008, è dalla sua.

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