Milano, 7 mag. (LaPresse) – Il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel in riferimento agli episodi accaduti in occasione della finale di Coppa Italia di sabato scorso ha inflitto al Napoli la sanzione di disputare le prossime due partite interne allo stadio San Paolo a porte chius e una ammenda per un totale di 60.000 euro.
Il Giudice ha inoltre inflitto alla Fiorentina una sanzione con l’obbligo di “disputare una gara con il settore denominato ‘Curva Fiesole’ privo di spettatori, disponendo la sospensione dell’esecuzione nei termini ed alle condizioni di cui all’art. 16, n. 2bis CGS”. La Fiorentina è stata condannata anche ad una ammenda per un totale di 50mila euro.
Per quanto riguarda quanto avvenuto in occasione della finale, emergono alcuni particolari importanti sulla così detta ‘trattativa’ tra Marek Hamsik e Genny ‘a Carogna per giocare. Verso le ore 20.45 alcuni stewards avevano riferito ai collaboratori della Procura federale che i sostenitori del Napoli “intendevano invadere il campo qualora il capitano della loro squadra non si fosse recato sotto la curva per parlare con i capi degli ultras. Il Vice Procuratore Ricciardi contattava il dott. Failla (responsabile O.P.) in quanto gli stewards addetti al settore erano allarmati dalle richieste dei tifosi napoletani. Dopo i colloqui intercorsi tra il dott. Failla e i dirigenti del Napoli, il capitano veniva scortato sotto la Curva Nord, ove rassicurava i tifosi, comunicando loro che l’incidente occorso ai tifosi rimasti feriti circa tre ore prima della gara non aveva alcun collegamento conragioni di tifoserie e/o di Polizia”. E’ quanto si legge nel comunicato del Giudice Sportivo in riferimento alla finale di Coppa Italia.
In tale frangente – si legge ancora – il capitano Hamsik trovava come interlocutore un individuo, postosi a cavalcioni della vetrata delimitante la Curva Nord, indossante una maglia di colornero che, nella parte anteriore, esibiva la dicitura ‘Speziale libero’, spregevolmente allusiva all’uccisione di un Servitore dello Stato. Alla conclusione del “colloquio”, con 45 minuti di ritardo, la gara poteva iniziare.
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