Torino, 15 feb. (LaPresse) – In occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, l’ex azzurro Paolo De Chiesa commenta in esclusiva per LaPresse le gare di sci alpino. Oggi è stato il turno del supergigante femminile, vinto dall’austriaca Anna Fenninger. “Finalmente una gara con un po’ di pepe”, commenta De Chiesa. “Mi è piaciuto molto il tracciato. Era difficile, ha reso la gara bella e viva. Dopo la parte intermedia, è stato piazzato un salto ‘birichino’ e si è visto quante ne sono uscite”. Ben sei atlete ‘out’, in sequenza. La Fenninger, prosegue, “non è stata una sorpresa. E’ una campionessa, ha sciato in maniera perfetta anche se ha rischiato qualcosa perché dopo il salto è andata a sbattere il braccio contro il paletto. E’ stata brava a tenere duro e a non sbagliare la linea. Un oro strameritato”. L’argento è andato alla tedesca Maria Hoefl-Riesch, “ma penso che si sia mangiata l’oro nelle ‘forche caudine’ della quarta curva”. Sul podio anche l’altra austriaca Nicole Hospm bronzo. “Sono contento per lei”, afferma De Chiesa. “Ha avuto tanti infortuni e sembrava ormai persa. Mi è piaciuta, non ha mai mollato. Oggi ha fatto una sciata ‘pulita’, come serviva in questo tracciato”.
“Per il podio – confessa l’ex azzurro – avrei anche scommesso su Lara Gut, ma non ce l’ha fatta ed è arrivata quarta”. Indietro le azzurre, tra le quali il miglior risultato è stato il decimo posto di Nadia Fanchini. “Non ha sciato come quando è in forma”, analizza De Chiesa. “E l’11/a piazza di Verena Stuffer – prosegue – è un peccato. Ha fatto un errore grave sul piano prima del salto, ma nonostante questo ha fatto una bella gara”. Domani tutte le speranze azzurre sono affidate a Christof Innerhofer, atteso dal supergigante che potrebbe consegnargli la terza medaglia di questi Giochi dopo l’argento nella discesa libera ed il bronzo in supercombinata. De Chiesa non è ottimista. “Se le temperature, come sembra, resteranno miti da metà in poi la neve della pista potrebbe essere ‘primaverile’, acquosa. Non l’ideale per Innerhofer, che è molto tecnico. Non credo – spiega – che possa aspirare al podio. Certo, un piazzamento tra i primi tre sarebbe un’impresa straordinaria”. In quanto agli altri azzurri, “Fill ed Hell possono fare una bella gara. Dipenderà dal tracciato, se sarà più o meno veloce. Difficile fare previsioni. In ogni caso, incrociamo le dita”, conclude De Chiesa.
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