Napoli, 14 feb. (LaPresse) – “Sapevamo di aver fatto bene anche nella gara d’andata, nonostante il 2-0 anche nel primo tempo la squadra aveva espresso un gran gioco. Siamo riusciti a limitare la Roma esprimendo il nostro potenziale offensivo e senza prendere gol”. Lo ha detto Rafa Benitez alla trasmissione Primer Toque sulla radio spagnola Onda Cero, a proposito della vittoria in Coppa Italia contro la Roma. Un Benitez che ha parlato a tutto campo, a partire dal ritorno al San Paolo di Diego Armando Maradona: “Sapevo che sarebbe arrivato, i calciatori no. Non ho voluto svelarlo per non distogliere la loro concentrazione, ma ho chiesto ad Higuain chi fosse il suo idolo calcistico… Non sono riuscito a parlare con Diego perchè la passione dei napoletani, com’è noto, è infinita e per ragioni di sicurezza non è stato possibile, vista la grande presenza di tifosi”. Il Napoli spagnolo di quest’anno non è solo Benitez, ma anche Jose Callejon. “Sta lavorando benissimo – ammette – e gli ho detto che se continua così avrà molte possibilità di essere convocato in Nazionale. Mi hanno detto che lo stanno seguendo con attenzione”.

Capitolo Champions e l’amara eliminazione dopo un’ottima fase a gironi. “E’ stato assurdo uscire con 4 vittorie – ricorda Benitez – non era mai accaduto. Resta la soddisfazione di aver dimostrato il nostro potenziale per il futuro, siamo una squadra che sta crescendo ed ha cambiato tanto sia tatticamente che come uomini, serve tempo”. Punto fermo di questo Napoli è ovviamente il Pipita Gonzalo Higuain. “Gonzalo è un giocatore importante, ha bisogno di sentirsi amato per rendere al massimo e qui a Napoli questo sta accadendo, sta vivendo una grande stagione”. Sul campionato e la rincorsa a Juve e Roma. “La Juve sta facendo benissimo, adesso non si può vincere il campionato ma chi capisce di calcio ed è oggettivo nelle analisi può riconoscere che abbiamo ancora tanto cammino da svolgere e possiamo migliorare tanto. Vogliamo far bene in campionato e nelle Coppe”, dichiara Benitez. Sulle speranze di rimonta. “Il nostro obiettivo primario chiaramente è avvicinarci alla Roma, bisogna riconoscere che la Juve ha un rendimento record che corrisponde alla differenza rispetto alla nostra rosa. In Coppa – prosegue il tecnico iberico – l’atteggiamento tattico può fare la differenza, mentre in campionato è il numero di giocatori che hai a fare la differenza. La Roma, invece, gioca soltanto una gara a settimana, e questo influisce moltissimo”.

Non è bastato per tenere il passo di Juve e Roma il miglior girone d’andata della storia del Napoli. “Il Napoli di Maradona e Careca era fortissimo, ma la gente dimentica che prima dell’arrivo di De Laurentiis gli azzurri erano in grande crisi. La squadra ha tanti risultati positivi – dichiara De Laurentiis – anche dal punto di vista economico, non ci sono debiti e si cerca di mantenere un equilibrio. E’ ovvio che per conseguire questi obiettivi non si può spendere tanto nei cartellini e negli stipendi, quest’anno abbiamo potuto fare un gran colpo con Higuain grazie alla cessione di Cavani”. Poi uno sguardo al passato e all’Inter. “Abbiamo conquistato due titoli con una squadra molto spremuta, si disse che si sarebbe investito per rinforzarlo e questo non avvenne. Era una situazione impossibile, non c’era alcun tipo di appoggio. La gente ricorda diversamente – dichiara – ma sono passati tre anni, spesi molti milioni di euro sul mercato, ed i nerazzurri sono ancora in difficoltà. A Napoli il presidente vuole che la squadra abbia un appeal internazionale, come allenatore noti molta più motivazione ed ambizione a tutti i livelli”. Infine sulla polemica con Materazzi, Benitez glissa: “In Italia lo conoscono tutti, meglio non riferire ciò che si dice. Il suo tweet non si considera nemmeno, il personaggio si conosce”.

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