Roma, 16 gen. (LaPresse) – E’ bufera su Mario Pescante. Le dichiarazioni dell’ex presidente del Coni e membro del Cio fatte in sede di Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico hanno infatti scatenato una serie di polemiche. Pescante aveva iniziato il suo discorso parlando del pericolo terrorismo che incombe sui Giochi Olimpici di Sochi 2014 ma successivamente aveva introdotto il concetto di ‘terrorismo politico’ fatto “in nome di diritti condivisi da tutti ma che non devono essere avanzati solo alle Olimpiadi”. In particolare il membro del Cio aveva attaccato la scelta del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di inviare alla cerimonia inaugurale una delegazione di persone dichiaratamente omosessuali. “E’ assurdo che un paese così invii in Russia quattro lesbiche solo per dimostrare che in quello stato i diritti dei gay sono calpestati. Lo facciano in altre occasioni”, sono state le parole di Pescante che hanno acceso la miccia. L’ex numero uno del comitato promotore della candidatura, poi abortita, di Roma ai Giochi del 2020 è tornato sulle sue dichiarazioni: “Non sono omofobo, sui gay ho usato termini impropri ma parte della mia dichiarazione e’ stata estrapolata da un discorso piu’ completo che mirava alla difesa dei Giochi Olimpici”, ha detto, ma le polemiche non si sono spente.

Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, ha spiegato senza giri di parole che Pescante dovrebbe dimettersi da membro del Cio. “Le sue affermazioni sui Giochi olimpici di Sochi contro gli Usa che a suo dire sarebbero rappresentati ‘da quattro lesbiche’ sono vergognose – ha argomentato – Il mondo sportivo e anche quello politico diano un segnale di distanza da queste parole che hanno alla base non solo un sentimento omofobo, ma una visione miope dello sport e dei diritti umani”. Secondo la campionessa olimpica ed ex ministro del Pd, Josefa Idem: “Se mandare due donne lesbiche in rappresentanza di un Paese è considerato un atto politico siamo conciati male. Dovremmo essere già molto oltre”. La canoista non si è sbilanciata sull’opportunità o meno di presenziare alla cerimonia di apertura da parte del premier Enrico Letta ma ha lasciato intendere che lei non ci andrebbe. Dello stesso avviso la deputata Pd, ed omosessuale dichiarata, Anna Paola Concia: “Trovo surreali le parole di Mario Pescante anche perché quello che fa Putin in Russia è noto a tutti ed è una cosa gravissima – ha detto – Non mi sarei aspettata queste frasi da una persona che conosce così bene il mondo dello sport e come funzionano i rapporti fra lo sport e la società”. Secondo la Concia infatti lo stesso Putin “ha usato i Giochi per rifarsi il look liberando le Pussy Riot piuttosto che il dissidente Khodorkovsky ed un gesto simbolico e pacifista che non interferisce sui Giochi come hanno scelto di fare altri stati andrebbe fatto”.

Di parere opposto invece l’ex ministro della Difesa e fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa: “Ho sentito dire che non bisogna confondere lo sport con la politica a meno che non ci siano casi ecclatanti di mancanza di libertà – ha spiegato – qui si tratta di una norma, discutibile finché si vuole, ma interna ad un paese sovrano”. Secondo il politico di centrodestra Letta dovebbe assolutamente essere presente a Sochi. L’ex ministro inoltre ha rilevato come: “gli Usa mantengono ancora la pena di morte in certi stati e non so se questo sia più grave delle limitazioni di Putin. Dal punto di vista etico e morale si possono contestare e condannare ma arrivare a bocicottare no”. Secondo La Russa: “Obama ha fatto una provocazione” perché “se le quattro lesbiche sono le più brave in quel ruolo ha unito l’utile al dilettevole, se invece loro hanno scavalcato qualche eterosessuale sarebbe razzismo al contrario”.

In casa Coni il presidente Giovanni Malagò ha detto di aver parlato con il premier Letta di una sua eventuale visita in Russia: “E’ un impegno che ha in agenda e so che ha ricevuto una lettera anche dal presidente del Cio, Thomas Bach – ha spiegato – La sua presenza è legata ad una serie di suoi impegni in concomitanza”. “Se non potesse, in alternativa, lo chiederemo al ministro Delrio con il quale abbiamo ottimi rapporti – ha aggiunto – Il governo italiano comunque, porta il massimo rispetto per la manifestazione olimpica”. “Che i giochi olimpici siano un momento di amplificazione per temi sociali ed importanti è nell´ordine delle cose – ha argomentato il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli – Non ci vedo nulla di sbagliato o problemi di sorta, se si colgono le occasioni per accendere riflettori su tematiche sociali importanti, credo sia fisiologico”. Dalla Russia intanto Vladimir Putin ha voluto rassicurare tutti i partecipanti ai Giochi ed il mondo politico internazionale: “Non ci saranno discriminazioni durante i prossimi Giochi invernali, che saranno nel pieno rispetto della carta olimpica”, ha detto. Per gli sviluppi futuri basterà attendere il 7 febbraio giorno in cui l’olimpiade di Sochi 2014 prenderà il via.

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