Milano, 8 gen. (LaPresse) – “Questi primi giorni sono stati fantastici. Sono davvero entusiasta e felice. Si, sapevo che un giorno il mio sogno si sarebbe realizzato. Quando avevo 12 anni scrissi in un tema che avrei voluto giocare in Serie A, con il numero 10 del Milan. Per me indossare questa è un grande desiderio. Quando ho ricevuto questa notizia è stato un sogno. Vorrei ringraziare Adriano Galliani, Umberto Gandini e mio fratello. Vorrei dimostrare chi sono sul campo”. Sono le prime parole di Keisuke Honda da calciatore del Milan in conferenza stampa. “Sembra che tutta la mia carriera fosse destinata a questo campo – aggiunge – Vorrei iniziare da oggi questo cammino. Non so se domenica (contro il Sassuolo, ndr) giocherò, perché è da un po? che non scendo in campo. Quando sarà il momento cercherò di farmi trovare pronto”.
“Volevo venire qui e diventare campione al Milan. Poi io penso alla Champions League”, dice ancora il giapponese. “Capisco che vi aspettiate molto da me e so che devo dimostrare le mie capacità aggiunge – Dovrò fare del mio meglio per cercare di fare cose speciali per il Milan. Ci sono molte cose che devo e posso fare come assist e gol. La squadra non è in cattive condizioni. Sono molto bravi e io potrò dare un buon contributo giocando con loro. Probabilmente possiamo ancora migliorare tanto”.
“Lo spirito samurai? Non ne ho mai incontrato uno, non saprei. Credo che gli uomini giapponesi, non rinunciano mai a nulla. Siamo determinati, forti, disciplinati. Ho queste peculiarità e questo sarà lo spirito che mi accompagnerà sul campo”, ha proseguito l’ex giocatore del Cska Mosca. “Nagatomo (il giocatore giapponese dell’Inter, ndr) mi ha parlato degli italiani, di quanto conoscano il calcio. Se non giocherò bene, mi manderanno a quel paese – aggiunge – Il mio obbiettivo è farmi apprezzare per come gioco. Non è stato difficile per me concentrarmi. Sarei voluto venire già ad Agosto qui, ma ho cercato di concentrarmi sulla mia squadra, ma sapevo e credevo che sarei arrivato qui a Gennaio”.
“Ho questo carattere. Cerco sempre di sforzarmi e di potenziare il mio carattere. Voglio sempre essere super concentrato – dice ancora il giapponese – Conosco il mio lavoro, devo giocare bene sul campo. Penso che il calcio italiano sia molto tattico e sul ruolo difensivo. Il mio è un ruolo all’attacco, ma io devo seguire le istruzioni dell’allenatore per 90 minuti, questo mi è molto chiaro in testa. E’ facile”. Il Milan non era l’unica squadra sulla sue tracce ma Honda non ha mai avuto dubbi a riguardo: “Ho ascoltato il mio cuore e mi sono chiesto “con quale club vorrei giocare?” La risposta è stata il Milan. Così sono andate le cose”, spiega deciso. L’unico vezzo che si concede il giapponese, grande amante della moda, è quello degli occhiali indossati. Ma nessun problema alla vista: Solo una moda, non mi dispiace portarli”, conclude.
Anche il ct del Giappone Alberto Zaccheroni ha influito nella sua scelta. “Mi ha consigliato di venire qui. Sono al top e so che dovrò giocare al massimo. Mi ha consigliato di impegnarmi perchè sono arrivato in un top club – ha rivelato – Contro l’Italia perdemmo in Confederations, ma spero ai Mondiali di vincere – aggiunge – Vorrei giocare contro l’Italia in Coppa del Mondo, proprio perchè ci hanno estromesso dalla Confederations”. Infine una battuta su Milano: “Mi pare molto bella – spiega – Diversa dal Giappone. Sono andato in ottimi ristoranti e mi è piaciuto tutto. Vorrei visitarla meglio e vorrei provare alcuni ristoranti. Se ne conoscete alcuni consigliatemeli!”, conclude con una battuta.
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