Milano, 23 nov. (LaPresse) – “La finale di Champions 2016? Perchè no, ma se si dice una cosa bisogna fare poi delle operazioni ed investimenti per essere competitivi a raggiungere certi obiettivi”. Così Walter Mazzarri, nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Bologna, commenta le parole del neo presidente Erick Thohir che sogna di giocare la finale di Champions League del 2016 a Milano.
Parlando del magnate indonesiano che ha rilevato il 70% delle quote da Massimo Moratti, Mazzarri aggiunge: “Thohir ha il mio stesso concetto di gestione del gruppo: il singolo lavora in funzione della squadra,che è al di sopra di tutto. Sapeva tutto di me, se un presidente dice certe cose su di me può solo farmi piacere”. Per quanto riguarda gli obiettivi a breve scadenza e per questa stagione, il tecnico nerazzurro vola basso: “Se stiamo attenti e concentrati possiamo fare bene, questa è la nostra mentalità. Ho iniziato un progetto nuovo, mi piace vedere continuità. Bisogna fare molti esami, capire dove siamo arrivati partita dopo partita. Quando arriveremo a metà campionato avremo modo di capire meglio dove siamo arrivati”.
Si ritorna in campo dopo la sosta per le nazionali e, come spiega Mazzarri, “ci sono sempre diverse variabili da tenere in considerazione, come al solito in questi casi: ci sono pochi giorni per prepararsi, poi girando il mondo i giocatori magari possono perdere smalto, poi fuori casa non è mai facile. Il Bologna inoltre è in crescita, hanno perso male prima della sosta ma sono in crescita. Hanno valori importanti come Diamanti, Bianchi, Koné, Pazienza. E’ una buona squadra, dobbiamo stare molto attenti ma allo stesso tempo pensare a noi stessi perché facendo le cose bene possiamo ottenere un bel risultato. E’ questa la nostra filosofia di pensiero”, sottolinea il tecnico nerazzurro.
Capitolo singoli. “Milito sta meglio ma non è ancora a nostra disposizione. Samuel e Icardi stanno recuperando in modo giusto e secondo i tempi”, dichiara Mazzarri. Il tecnico dell’Inter parla anche di Hugo Campagnaro. “Dopo l’allenamento di oggi capirò meglio la sua condizione e deciderò”, spiega. Tra i rischi i cronisti chiedono se si possa anche annoverare la grande attenzione sui cambiamenti a livello societario: “Potrebbe anche esserci questo rischio, è vero. Ma non per me, magari inconsciamente i ragazzi ma io farò di tutto perché siano concentrati, si lavora perché non ci siano cali di concentrazione”.

