Milano, 7 ott. (LaPresse) – Mano pesante del Giudice Sportivo della Serie A nei confronti del Milan. La società rossonera sarà infatti costretta a giocare a porte chiuse la prossima partita di campionato contro l’Udinese e sarà priva di Philippe Mexes per quattro giornate dopo il pugno rifilato a Chiellini ieri sera nel match contro la Juventus. Il centrale francese è stato fermato per tre giornate “per condotta violenta in relazione alla segnalazione del Procuratore federale” sul pugno rifilato a Chiellini e una giornata per “l’espulsione per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario” (fallo su Giovinco, ndr).
Milan-Udinese del prossimo 19 ottobre, valida per la ottava giornata di Serie A, si disputerà a porte chiuse. Il Giudice, infatti, ha punito la società rossonera “per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell’inizio della gara, al 6′ ed al 43′ del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione (confronta C.U. 47 del 23 settembre 2013); sanzione minima ex art. 11, n. 3 e 18, comma 1, lettera d); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale”. Al Milan è stata inflitta anche un’ammenda di 50mila euro. Immediata la presa di posizione del club rossonero che ha definito “privo di giustificazione” a chiusura dello stadio, annunciando allo stesso tempo un immediato ricorso.
Per quanto riguarda Mexes, la decisione è stata presa dopo la segnalazione da parte del procuratore federale “in merito al comportamento tenuto, al 4′ minuto del secondo tempo”, dal calciatore “nei confronti del calciatore Giorgio Chiellini (Soc. Juventus)” ed acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky – Infront) di piena garanzia tecnica e documentale. Il Giudice sportivo rileva che le immagine televisive “documentano che nelle circostanze segnalate il calciatore rosso-nero, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio d’angolo, con un repentino movimento in avanti del braccio destro, colpiva da tergo con un pugno all’altezza del collo il calciatore bianco-nero, che cadeva dolorante al suolo. L’azione proseguiva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come precisato su richiesta di questo ufficio con mail pervenuta alle ore 15,18 odierne, l’episodio non era stato notato ne dal Direttore di gara ne dai suoi Collaboratori. Il Mexes veniva successivamente espulso per doppia ammonizione. Ritiene questo giudice che il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della ‘condotta violenta’ sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l’ammissibilità della ‘prova televisiva’ e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo”.
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