Miami (Florida, Usa), 19 giu. (LaPresse) – La finalissima Nba si deciderà all’ultima gara. San Antonio spreca la grande occasione per chiudere i giochi, Miami si salva imponendosi 103-100 all’ultimo secondo dei supplementari di gara-6: la serie torna in parità, 3-3. Tutto rimandato nel match di giovedì notte sempre in programma a Miami. Per gli Spurs una sconfitta che odora di beffa visto che i texani, a 5″ dalla fine dei tempi regolamentari, erano avanti di 5 punti. Nel corso del terzo periodo, inoltre, avevano toccato il vantaggio di +13. Una tripla di Ray Allen a 5″2 consente invece agli Heat di raggiungere il 95-95 e allungare l’incontro all’overtime. Tra i campioni in carica, che non perdono due incontri di fila dall’8-10 gennaio, il mattatore è il solito LeBron James, autore di una tripla doppia (31 punti, di cui 16 nel quarto periodo, con 11 assist e 10 rimbalzi) e la prestazione di Mario Chalmers, che chiude a quota 20.

E’ di 14 punti, invece, il bottino di Wade, mentre Bosh mette a referto 10 punti ma soprattutto la stoppata, nel tempo supplementare, che ferma il tentativo di Green. In evidenza nelle file di San Antonio Duncan, protagonista di un grande primo tempo e autore di 30 punti (con 17 rimbalzi) e Leonard con 22 punti e 11 rimbalzi, ma pesa, nel mancato successo degli Spurs, anche l’ennesima prova opaca di Manu Ginobili, che conclude con 9 punti e ben otto palloni persi. “Abbiamo dato tutto quello che avevamo e anche di più”, ha commentato Lebron James a fine gara. “E’ un momento difficile. Eravamo a pochi secondi dalla vittoria”, ha spiegato un amareggiato Ginobili. Era dal 2010 che la finale Nba non si decideva alla settima sfida: allora, a contendersi l’anello, erano state Celtics e Lakers con il successo della formazione di Los Angeles.

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