Londra, 23 mag. (LaPresse/AP) – L’Uefa ha deciso di inasprire le pene nell’ambito del razzismo. Il Comitato Esecutivo ha deciso di introdurre una squalifica minima di 10 partite per insulti razzisti rivolti dai giocatori o tesserati. “Una federazione dovrebbe adottare misure identiche o simili – ha spiegato il segretario generale Gianni Infantino – La Uefa ha sempre agito in modo di cercare di convincere, piuttosto che imporsi. Non credo che il modo giusto per combattere il razzismo sia una misura semplice e una sanzione”. Inoltre la Uefa ha deciso che, in caso di insulti razzisti provenienti dagli spalti, la prima sanzione non sarà costituita solo da una multa, ma provocherà la chiusura parziale dello stadio. Qualora ci fosse un’ulteriore caso di razzismo la chiusura dello stadio sarebbe totale con l’aggiunto di una multa di 50mila euro inflitta alla società.

Inoltre il comitato esecutivo ha deciso di aumentare la squafica in caso di aggressione all’arbitro da 10 a 15 partite. In caso di insulti al direttore di gara, la sanzione minima salirà da 2 a 3 partite. Infantino ha aggiunto che i dettagli sul formato dell’Europa League saranno annunciati domani, con il vincitore del trofeo che dal 2015 dovrebbe guadagnarsi un posto in Champions League.

Sul fronte antidoping, decise nuove misure, incluso il lancio di un’indagine retrospettiva per misurare i profili steroidei di circa 900 giocatori che hanno preso parte alle competizioni Uefa a partire dal 2008. L’obiettivo, rende noto l’organo calcistico europeo, è quello di identificare l’eventuale diffusione di steroidi nel calcio europeo utilizzando i dati dei precedenti controlli antidoping. L’indagine sarà collettiva ed anonima e i risultati non porteranno alla condanna di alcun atleta per violazione del regolamento antidoping.

In base ai risultati dell’indagine, la Uefa spiega che potrebbe venire preso in considerazione per il futuro l’inserimento di un programma di profiling passport biologico steroideo all’interno del programma antidoping. Inoltre, il comitato ha deciso di inserire alcuni esami ematici nelle competizioni Uefa per la stagione 2013/14, in aggiunta ai normali test sulle urine. Fino ad oggi, gli esami ematici erano stati utilizzati solo alle fasi finali dei Campionati Europei.

Decise anche le sedi della finale di Champions e dell’Europa League 2015: rispettivamente a Berlino e Varsavia. Inoltre, dal 2016, chi vincerà l’Europa League approderà direttamente in Champions.

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