Roma, 3 feb. (LaPresse) – Grande impresa dell’Italia che ha battuto la Francia vicecampione del Mondo 23-18 nella partita di esordio del Sei Nazioni 2013. Dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo per 13-15, con una meta iniziale di Sergio Parisse, gli azzurri hanno disputato un grande secondo tempo e recuperato grazie ad una meta di Martin Castrogiovanni e alla grande prestazione e precisione al piede di Luciano Orquera. Sabato 9 febbraio l’Italia sfiderà ad Edimburgo la Scozia per la seconda giornata.

“Meglio di così non poteva andare. E’ una vittoria di questo gruppo, ma di tutti quelli che hanno vestito questa maglia”. Così Sergio Parisse commenta ai microfoni di Sky Sport la storica vittoria dell’Italia contro la Francia nel Sei Nazioni. “Se abbiamo vinto contro la Francia dominando e mostando un bel gioco, abbiamo dimostrato sul campo che tutte le parole dette in settmana non erano chiacchiere”, ha aggiunto il capitano dell’Italia.

Parlando della sua meta e della prestazione della Nazionale, Parisse dichiara ancora: “E’ questo il rugby che vogliamo fare vedere. Siamo riusciti a battere la Francia vice campione del Mondo e ora ci siamo guadagnati il rispetto di tutto il mondo del rugby”. Dopo la riconquista del trofeo Garibaldi, Parisse e compagni pensano già al prossimo impegno contro la Scozia: “Ora ci prepariamo con umiltà al meglio per la trasferta di Edinburgo e ci godiamo tra di noi questa vittoria”, ha concluso Parisse.

“E’ stata la partita più bella da quando alleno l’Italia”, è invece il pensiero del tecnico azzurro Jacques Brunel. “E’ stata una partita molto difficile con un punteggio sempre molto stretto – ha aggiunto – quando loro sono andati avanti abbiamo avuto l’orgoglio ed il coraggio di riuscire a cambiare l’andamento della gara. Abbiamo giocato con qualità e tenuto il possesso della palla più di loro. Direi che è quasi normale aver vinto. Ora la prossima sfida è quella di trovare continuità nei risultati”.

In Francia intanto l’Equipe parla di “disastro romano atto secondo” da parte dei galletti. Allo stesso tempo però il giornale rende merito all’Italia: “una squadra molto ben organizzata che è entrata di diritto fra le grandi del rugby europeo”.

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