Torino, 1 dic. (LaPresse) – La Juventus fa suo il derby della Mole con un secco 3-0 ai danni del Torino e si conferma capolista in campionato, aldilà di quello che sarà il risultato di Napoli-Pescara di domani pomeriggio. Per i bianconeri è la vittoria numero 69 in assoluto nella storia della stracittadina torinese, granata che portano invece a 13 la serie negativa di derby senza successo. Una partita a suo modo storica, la prima giocata nel nuovo stadio di proprietà della Juventus e quindi senza la tradizionale suddivisione dell’impianto fra le due tifoserie. Così su un totale di 40042 presenti, i 1575 tifosi granata sembrano una goccia nell’oceano. Vittoria tutto sommato meritata della Juventus, che oltre ai tre gol sbaglia anche un rigore con Pirlo. Il protagonista assoluto è Sebastian Giovinco. Troppo spesso accusato di non essere decisivo, il piccolo attaccante bianconero si sveglia dopo un primo tempo abulico e con l’assist per l’1-0 di Marchisio e il gol del raddoppio mette la sua firma sulla partita. Granata che non gradiscono, diciamo così, la direzione di gara di Rocchi soprattutto in occasione dell’espulsione iniziale di Glik e per un fallo di mani non visto di Barzagli nel finale sul 2-0.
Per l’ultima partita di campionato in tribuna e per preservare la squadra in vista della Champions League, Conte rivoluziona la squadra e rinuncia al solito 3-5-2 per tornare ad un 4-3-3 con Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce, Bonucci e Barzagli centrali. A centrocampo Pogba, Pirlo e Marchisio, con Giaccherini a fare da pendolo con i due attaccanti che sono Giovinco e Vucinic. In casa granata, Ventura conferma il suo 4-2-4 con la difesa guidata da Ogbonna e Glik, con Darmian e D’Ambrosio in fascia. I due mediani sono Basha e Gazzi, con Cerci e Santana alti sulle fasce a supporto di Bianchi e Meggiorini. Dopo un avvio sprint del Torino, è la Juve a dettare i ritmi con Pirlo e Pogba che provano a innescare soprattutto Giaccherini sulla destra. Qualche scaramuccia e poco più fino al 22′ quando la prima vera occasione della partita capita a Meggiorini, che su un rinvio lungo va via a Bonucci e davanti a Buffon calcia di un soffio a lato. Juve che tiene il pallino del gioco ma in maniera sterile e con il solito equivoco tattico di Vucinic che fa la seconda punta e gli esterni a crossare in area dove il piccolo Giovinco ha davvero poco da fare contro Ogbonna e Glik. Al 26′ Rocchi fischia un dubbio fallo di Pogba su Gillet a due passi dalla porta, l’impressione è che il portiere belga perda la palla più per un fortuito contatto con Ogbonna che con il centrocampista bianconero. Alla mezz’ora ci prova Pogba da fuori area, Gillet non trattiene ma non c’è nessuno juventino nei paraggi e la difesa libera. Il francese ci riprova tre minuti dopo e questa volta Gillet è pronto a deviare in angolo. Al 35′ rosso a Glik che entra a gamba tesa a centrocampo su Giaccherini, veementi le proteste granata ma la decisione appare ineccepibile più che altro per la pericolosità dell’intervento. Ventura corre ai ripari inserendo Di Cesare al posto di Meggiorini. Al 40′ Rocchi fischia un rigore per la Juve per un fallo di Basha su Pogba, Pirlo calcia incredibilmente alle stelle. Termina un primo tempo con il solito leitmotiv di una Juve ineccepibile fino alla trequarti, ma sterile ai limiti del patologico in attacco.
Ripresa che si apre con Conte che manda in campo Bendtner al posto di un evanescente Giaccherini, con l’intenzione di dare maggior peso all’attacco. Juve subito pericolosa con Pogba che di testa manda incredibilmente alto da ottima posizione. Il francese si conferma comunque fin qui il vero ‘centravanti’ della Juve, vista la latitanza al tiro di Vucinic e Giovinco. Al 55′ arriva il gol che sblocca la partita a favore dei bianconeri: come al solito, è opera di un centrocampista. Bravo Marchisio ad inserirsi e a deviare in rete di testa un cross dalla destra di Giovinco. Ventura prova a ridare vitalità alla squadra, fuori un generoso ma spento Bianchi e dentro Stevanovic. Al 66′, però, arriva anche il raddoppio della Juve con un preciso diagonale di Giovinco, appena entrato in area dalla destra. Per il Toro la situazione inizia a farsi davvero difficile, anche perché l’incontenibile Pogba poco dopo sfiora il terzo gol con un altro colpo di testa su cui è decisivo Gillet. Juve ancora pericolosissima al 73′ con Vucinic che di spalle serve Marchisio in area, tocco a smarcare Bendtner che da due passi calcia incredibilmente addosso a Gillet. Formidabile però il riflesso del portiere belga. Poco dopo la mezzora Alessio concede a Giovinco una meritata standing ovation e al suo posto inserisce Matri. Al 79′ azione dubbia al limite dell’area di rigore bianconera, con Barzagli che ferma con un malandrino tocco di mano un contropiede guidato da Santana e dal neo entrato Sansone. Ci poteva stare il fallo e il secondo giallo al difensore bianconero. Arriva invece il 3-0 della Juve ancora con Marchisio, che batte Gillet in diagonale da centro area dopo un assist di petto di Vucinic. I minuti finali sono di pura accademia, con la Juve che amministra tra gli olé del suo pubblico. Vittoria meritata, ma Toro che esce comunque a testa alta e che senza l’inferiorità numerica probabilmente avrebbe retto meglio all’inevitabile assalto bianconero della ripresa.
JUVENTUS-TORINO 3-0
Marcatori: st 12′ Marchisio, 22′ Giovinco, 39′ Marchisio.
Juventus: Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, De Ceglie (st 16′ Asamoah), Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini (st 1′ Bendtner), Vucinic, Giovinco (st 34′ Matri). All. Alessio (Conte squalificato).
Torino: Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Gazzi, Basha; Cerci (st 33′ Sansone), Meggiorini (pt 40′ Di Cesare), Bianchi (st 18′ Stevanovic), Santana. All. Ventura.
Note: espulso al 36′ del primo tempo Glik. Al 41′ Pirlo ha sbagliato un calcio di rigore.
Arbitro: Rocchi.
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