Yerevan (Armenia), 11 ott. (LaPresse) – “Una squadra che abbia la consapevolezza che ci stiamo giocando tanto”. Così in conferenza stampa il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, alla vigilia della partita di qualificazione ai Mondiali del 2014, a chi gli chiede quale atteggiamento attende dagli azzurri. “Sappiamo – prosegue – che servirà un ritmo alto per usufruire della nostra qualità. Non dobbiamo pensare di giocare a ritmi bassi, loro sono organizzati dal punto di vista tecnico”. “Rispetto all’ultima volta – aggiunge il ct – la squadra ha un piglio diverso. C’è la consapevolezza che queste sono partite che possono dare una svolta al nostro cammino”. “Da subito – prosegue – abbiamo percepito da parte dei giocatori un’attenzione particolare, anche negli allenamenti e nella partitella c’è stata una buona intensità”. Prandelli non ha voluto però annunciare la formazione che scenderà in campo domani sera contro l’Armenia: “Ce l’ho in testa, ma voglio aspettare fino all’ultimo per tanti motivi”, queste le parole del tecnico azzurro.
“Sono cose che non fanno bene al calcio, quando si inventano polemiche e situazioni che non esistono”, così Prandelli risponde alle polemiche su un presunto allenamento ‘differenziato’ riservato ai giocatori della Juventus. “Quando si viene in Nazionale – prosegue – non si dà vantaggio a nessun club. Ho sempre detto ai giocatori di venire con i ‘compiti’. Il lunedì e il martedì sono a disposizione dei giocatori per recuperare”. “Non diamo vantaggi a nessuno”, ribadisce Prandelli, che aggiunge: “Ovviamente, nel momento in cui abbiamo recuperato i giocatori, è mia responsabilità l’assegnare i giusti allenamenti”.
“Ranocchia? Gioca nel suo club, non vedo perché non noi possiamo usufruire della sua prestazione”, spiega il tecnico in merito agli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse. “Non condanniamo le persone prima del giudizio perché è indagato”.
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