Londra (Regno Unito), 17 ago. (LaPresse) – Secondo ‘Sky Sports’ sarà il Southampton la prossima squadra di Gaston Ramirez. La società neopromossa in Premier League avrebbe trovato l’accordo per il 21enne calciatore uruguayano con il Bologna sulla base di 15 milioni di euro beffando le altre pretendenti come Liverpool, Tottenham ed Inter.
“La notizia non è ancora ufficiale ma so che le due società hanno trovato l’accordo. Mancano solo i dettagli. Il Southampton è la squadra che mi ha cercato di più e questo mi ha colpito”, ha detto Ramirez ai microfoni di Sky Sport.
“Io pero ora sono ancora a Bologna che aspetto, non posso fare alto – ha aggiunto – ringrazio tutti i tifosi del Bologna e la società che è stata la prima a credere in me, ho passato due anni bellissimi sono felicissimo di aver vestito questa maglia”. Ramirez non ha comunque fatto mistero che gli sarebbe piaciuto restare in Italia: “In Italia mi sono trovato benissimo e mi sarebbe piaciuto restare – ha detto – ma questo è il calcio. Il Bologna chiedeva molti soldi per il mio cartellino ed in Italia non ci sono. L’Inter? Non lo so, proposte ufficiali non ne sono arrivate”.
In serata è arrivata la smentita del presidente del Bologna Albano Guaraldi: “Al momento non abbiamo trovato alcun accordo con il Southampton. Sono irritato dalle dichiarazioni di Ramirez, è un nostro giocatore e andrà via solo con un’ offerta congrua. Al momento non ci sono evoluzioni”.
Parlando ai microfoni di Sky Sport, il massimo dirigente rossoblu ha ribadito: “Noi abbiamo parlato anche con tutti i grandi club italiani, ma abbiamo messo dei paletti e vogliamo che siano rispettati. Io ho fatto una promessa a Gaston, che nel momento in cui sarebbe arrivata un’offerta che rispetti tutte le nostre esigenze sia per quanto riguarda la somma che le modalità di pagamento, allora lo avrei lasciato andare. Siccome al momento non ci sono offerte che rispecchiano queste condizioni, abbiamo detto no anche a questo club come ad altri”.
Per Guardaldi quella con il Southampton è una “trattativa che può andare in porto, come può saltare. Non è corretto però l’atteggiamento del giocatore, che credo derivi più dai suoi consulenti. Ribadisco che le società non devono sottostare alle regole dgli agenti dei giocatori”.