Non solo le tenniste, con il loro completini succinti sul campo da gioco. A seguire l’esempio delle colleghe del tennis potrebbero essere anche le atlete della boxe femminile, disciplina che esordirà, in veste olimpica, ai prossimi Giochi di Londra. Shorts o gonna: è il sondaggio che sta tenendo banco, negli ultimi giorni, tra gli inglesi. La maggioranza dei britannici ritiene che le atlete abbiano diritto di scegliere e sull’argomento l’Associazione dilettantistica (Aiba) si riunirà a breve. “Io amo la boxe e voglio essere giudicata per le mie capacità, non perché sono sexy”, ha detto l’atleta britannica Elizabeth Plank, e i bookie d’oltremanica si sono scatenati sull’argomento. Sulla lavagna dei bookie esteri la possibilità che il gonnellino non sia obbligatorio nelle gare olimpiche di boxe femminile viaggia rasoterra a 1,04 (l’ipotesi opposta, l’obbligatorietà, si gioca a 9,00). In quota anche la possibilità che le atlete rifiutino di gareggiare a Londra 2012, proprio a causa del gonnellino, offerta a 15,00. In lavagna anche l’ipotesi che Wimbledon (che pretende che i partecipanti vestano in bianco, compreso il pantaloncino sotto il gonnellino) possa rivedere il suo dress code per il 2012, a quota 9,00. SA/Agipro

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