Roma , 14 dic. (LaPresse) – Il grande giorno è arrivato, ma il così detto ‘tavolo della pace’ convocato dal presidente del Coni Gianni Petrucci per mettere definitivamente fine ai veleni post Calciopoli non ha portato agli effetti sperati.

“Le scorie di Calciopoli sono ancora scottanti e l’incontro lungo 5 ore, devo essere onesto e sincero, é servito a poco. Ognuno è rimasto sulle sue posizioni”, ha affermato Petrucci, nel corso della conferenza a conclusione dei lavori.

“Quando ci sono processi così posso capire che non sia facile riattaccare i quadratini, le tessere, che ognuno di noi ha nella sua testa”, ha spiegato Petrucci. “Il fatto che si sia parlato per 5 ore é già un fatto – ha proseguito – ma il risultato è quello che vi ho già detto”. “La buona volontà – ha concluso – non é stata premiata”.

Al termine dell’incontro ha parlato anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete: “Contrasteremo il ricorso in maniera serena sulla base della nostra convinzione di essere un ente terzo e imparziale”, ha detto in merito al ricorso al Tar formulato dalla Juventus sugli sviluppi di Calciopoli.

Era la prima volta uno di fronte all’altro per Massimo Moratti e Andrea Agnelli. Il presidente dell’Inter è stato l’ultimo ad arrivare “Entro con uno spirito pronto ad ascoltare e collaborare per costruire qualcosa di meglio. Facciamo passo per passo. La svolta deve farla il tavolo, non l’Inter”, ha detto ai cronisti presenti.

Prima di lui sono arrivati anche il patron della Fiorentina Diego Della Valle, il primo a lanciare una proposta di confronto. “Vengo a sentire cosa dice Petrucci, non so neanche di cosa di parla”, ha detto Della Valle. “Se stringerò la mano a Moratti? Non lo so, magari uscendo ci capiremo di più”, ha concluso

Presenti anche il vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, il presidente del Coni Gianni Petrucci con il segretario generale Raffaele Pagnozzi. Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha detto: “Mi aspetto cose positive, serenità, tranqullità e ragionamenti”.

C’è anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: “Qualsiasi cosa venga decisa oggi – ha detto De Laurentiis – deve servire a rilanciare il calcio italiano: deve essere un attestato di credibilità”.

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