New York (Usa), 9 dic. (LaPresse/AP) – I giocatori della Nba hanno dato la loro approvazione del nuovo contratto collettivo attraverso il voto elettronico. Il nuovo accordo mette ufficialmente fine al lockout, dando il via libera all’inizio dei training camp e alle trattative per i giocatori con il contratto in scadenza.

Il commissioner della Nba David Stern ha detto che i miglioramenti potrebbero non essere subito notati, ma alla fine il “torturato viaggio” di 161 giorni di lockout è valso la pena per risolvere alcuni problemi. Nei prossimo anni, ha detto Stern, squadre e tifosi vedranno un campionato sicuramente migliorato. “E ‘un nuovo inizio in un certo senso”, ha agguiunto il commissioner. “Ci son voluti un paio di anni di lavoro, ma siamo molto eccitati per le prospettive che abbiamo davanti”, ha detto ancora.

Il nuovo accordo decennale promette risparmi per i proprietari di circa un quarto di miliardo di dollari l’anno, ma lascia sostanzialmente intatto il sistema di salary cup morbido che i giocatori hanno lottato duramente per mantenere. Stern e il vice commissioner Adam Silver hanno annunciato l’accordo nel corso di una conferenza stampa, ponendo fine a quasi due anni di difficili negoziati che hanno portato alla seconda stagione dimezzata nella storia della Lega. Il campionato inizierà a Natale per concludersi il 26 aprile dopo 66 partite. Ogni squadra dovrà giocare almeno una volta tre gare in tre giorni.

I proprietari hanno approvato l’accordo, con una clausola di uscita per entrambe le parti dopo sei anni, con 25 voti a favore e 5 contrari. Per l’associazione dei giocatori, invece, l’accordo è stato ratificato da circa l’86 per cento degli oltre 200 cestisti che hanno votato elettronicamente. I proprietari hanno inoltre trovato l’accordo per un piano di espansione, tanto che Stern ha definito entrambi gli accordi “un momento di svolta” per il campionato.

Il piano, che avrà inizio nel 2013-14, dovrebbe quadruplicare i ricavi attualmente condivisi dalle squadre. Con il vecchio accordo ratificato nel 2005 la Lega avrebbe perso centinaia di milioni l’anno, credendo di favorire le franchigie più appetibili dal mercato. I proprietari hanno rifiutato la possibilità di tenere in vita la vecchia Cba, una lega minore, e hanno aperto il confronto nel gennaio 2010 con una proposta che prevedeva un salay cup più rigido, l’eliminazione dei contratti garantiti, un blocco delle retribuzioni correnti e una massiccia riduzione della quota dei ricavi spettante ai giocatori.

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