Roma, 3 dic. (LaPresse) – Il progetto della Roma “è meraviglioso. Sono un pò più vecchio, ho i capelli più bianchi rispetto al primo giorno ma sento la fiducia della società, vedo i miglioramenti della squadra. C’è la stessa convinzione del primo giorno”. Così l’allenatore della Roma, Luis Enrique, alla vigilia della sfida con la Fiorentina. “Sento – aggiunge l’allenatore spagnolo – i tifosi che mi dicono: continua, non mollare, daje, fuori le palle. Sono un buon allenatore, sento la fiducia, lo vedo quando guardo i miei giocatori. Farò tutto e l’impossibile per percorrere questa squadra”. Sulle 14 formazioni diverse messe in campo il tecnico dei giallorossi dice ai giornalisti: “Avete pensato quante volte ho potuto fare la stessa formazione? Nelle 14 partite, credo che in 8-9 non potevo fare la stessa formazione”.
Inevitabile un commento sul caso Osvaldo. Una multa, spiega lo spagnolo, sarebbe stata “la cosa più facile” ma “abbiamo un gruppo e vogliamo essere una squadra davvero, che si rispetta sempre”. Secondo Luis Enrique “questo non vuol dire che Osvaldo non ha rispetto ma significa che chi sbaglia paga, anche se punisce tutta la squadra. Ci sono altre maniere di pensare ma questa è la mia, come persona e come calciatore. Lo so che era meglio andare a Firenze con Osvaldo, ma non sarà così”.
Con la Fiorentina “o andiamo al cento per cento o è finita”, dice Luis Enrique sulla partita di domani. “Io guardo la rosa – aggiunge Luis Enrique – con Jovetic, Gilardino, Cerci che anche se infortunato però è in ritiro. Ho capito che Rossi è bravo, non sarà facile come sempre, non siamo una squadra che può giocare a un’intensità normale”.
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