Napoli, 28 nov. (LaPresse) – Si addensano nubi nere sul futuro di Ezequiel Lavezzi, specie dopo le parole prounciate dal suo procuratore Alejandro Mazzoni a Radio Crc: “Pocho calciatore a Napoli ha tutto: è amato dai tifosi, è sostenuto dagli stessi, si sente protagonista della squadra. Ma per ciò che concerne il Pocho uomo, dico che il mio assistito sono quattro anni che vive chiuso nella sua casa, senza suo figlio, che vive in Argentina e che quando arriva a Napoli non può portarlo neanche al parco perché assalito dalla gente – ha detto – Non è semplice vivere in questa maniera”.

“Per ciò che concerne il furto subito da Yanina invece, dico che la ragazza non pensa assolutamente che Napoli sia una città di mà anzi, è molto legata alla città di Napoli e quelle dichiarazioni sono state fatte a caldo. Lavezzi – prosegue l’agente – si trova in una condizione difficile per ciò che concerne la sua vita privata perché si ritrova a non poter più uscire di casa e con la ragazza che adesso comincia ad avere paura di uscire anche da sola. Napoli non è una città sicura”.

“Non so se i tre tenori del Napoli siano stati presi di mira, ma quando ad essere derubati sono stati proprio Lavezzi, Hamsik e Cavani una domanda nasce spontanea – ha proseguito Mazzoni – la vita del Pocho a Napoli non è semplice, ma come calciatore ripeto, ha tutto. Una rapina può succedere a qualsiasi persona, ma ciò che è accaduto, lascia riflettere. Adesso Yanina è più tranquilla, anche perché è una ragazza argentina e sa bene che episodi del genere possono accadere in qualsiasi parte del mondo. Napoli dà tanto ad un calciatore, ma poi questo entusiasmo lo si paga nella vita privata”.

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