Il 17 giugno 1983 il popolare conduttore veniva arrestato
Il 17 giugno 1983 Enzo Tortora veniva arrestato. Nel giorno della ricorrenza, escono le prime immagini di ‘Portobello’, la nuova serie di Marco Bellocchio, dedicata alla drammatica vicenda del conduttore televisivo, in arrivo nel 2026 su HBO Max. L’estratto racconta il momento in cui Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni, appare in manette davanti a una caserma dei carabinieri romana.
Enzo Tortora fu accusato ingiustamente da alcuni detenuti di essere al centro di un traffico di droga gestito dalla camorra napoletana: arrestato, incarcerato e trascinato in un lungo processo, fu completamente assolto solo dopo anni di calvario giudiziario. L’attesa serie è la prima produzione originale italiana annunciata da Warner Bros. Discovery per la nuova piattaforma streaming HBO Max è una produzione Our Films, società del gruppo Mediawan, e Kavac Film, in coproduzione con Arte France ed in collaborazione con The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle.
Il cast scelto da Bellocchio
È prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Our Films e da Simone Gattoni per Kavac Film. Nel cast della serie Fabrizio Gifuni, nel ruolo di Enzo Tortora, Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Carlotta Gamba, Alessandro Preziosi, Fausto Russo Alesi e Salvatore D’Onofrio. La serie è stata scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Andrea Castorina, i costumi di Daria Calvelli, il montaggio di Francesca Calvelli, le musiche di Teho Teardo.
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Ostellari ricorda Tortora: “Stato che ammette errore è più giusto”
“Era il 17 giugno del 1983, quel giorno fu arrestato Enzo Tortora. Ricordare quella persona, a mio avviso, ricostituisce in qualche modo una dignità. Uno Stato che ammette e riconosce un errore è uno Stato più giusto, è uno Stato coraggioso. È uno Stato che in qualche modo restituisce alla memoria del nostro Paese quello che è accaduto, senza voler dare colpe a qualcuno. Qui non si tratta di dare colpe, si tratta di ricordare. E quando ricordiamo l’importanza e la dignità della storia di un uomo, quello che è accaduto, anche attraverso un errore di questo tipo credo sia utile farlo anche in occasioni come queste”. Così Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, nel corso dell’evento ‘Recidiva Zero. Studio, formazione e lavoro in carcere e fuori dal carcere’, giornata di lavoro organizzata dal Cnel in collaborazione con il ministero della Giustizia.
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