Dieci puntate il sabato pomeriggio su Rai2 per raccontare la musica 'da dentro'. Conducono Gino Castaldo e Magazzini Musicali

Dieci puntate il sabato pomeriggio su Rai2 per raccontare la musica ‘da dentro’, con tanti ospiti e le repliche anche su Radio2, oltre che su RaiPlay. È ‘Magazzini Musicali’, il format ideato da Massimo Bonelli e condotto in studio da Gino Castaldo e Melissa Greta Marchetto. Un programma “nato dalla volontà di continuare il percorso della musica e di parlare dei diversi metodi di fruizione da parte del pubblico”, spiega Bonelli, fondatore e ceo di iCompany e direttore artistico del Concerto del Primo Maggio, a LaPresse. ‘Magazzini’ racconta l’attualità musicale nell’integrazione tra il linguaggio televisivo e l’universo digitale, parlando – spiega Bonelli – attraverso “i due opposti: le classifiche ufficiali della settimana, stilate da Fimi e Gfk, e la parte live, con artisti in studio, per avere un assaggio di quello che ci manca di più. In questo momento il live manca tantissimo e cerchiamo di compensare con la tv”. Così sul palco di ‘Magazzini Musicali’ sono già passati tanti ospiti, ultimi Manuel Agnelli e Vinicio Capossela, prima di loro tra gli altri Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Zucchero, Brunori Sas, Mr Rain.

“Il programma – sottolinea – racconta a 360 gradi il mondo della musica in questo momento. La pandemia ha accelerato dei percorsi che anticipavo già nel mio libro ‘La musica attuale’, uscito pochi giorni prima del primo lockdown. Lo streaming e i social stanno modificando geneticamente la musica, lo stavano già facendo, ma la pandemia ha accelerato tutto e siamo sempre più legati al digitale. Così anche la musica ha subito accelerazioni e il live oggi esiste anche in formato streaming, si sta organizzando anche a pagamento. L’esperienza in presenza però difficilmente può essere replicata e spero si possa tornare presto ai concerti in presenza”. Bonelli, che è anche ideatore e curatore a Sanremo di Casa Siae, che quest’anno non potrà essere realizzata, si dice infine contento che il Festival, in ogni caso, vada avanti: “Quest’anno lo guarderò da casa. Sicuramente è importante che si faccia, dà slancio al movimento musicale e agli artisti, che in questo momento hanno davvero bisogno. Credo che la Rai abbia fatto tutte le scelte corrette per farlo nella massima sicurezza”.

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