“Attraverso il Rotterdam Film Festival, siamo qui a nome dei registi sfollati e rifugiati di tutto il mondo” e molto di quello che dice il Papa “parla alla nostra umanità. Fare cinema significa intrattenimento, ma significa anche includere voci spesso emarginate e non rifuggire dal dolore e dalla complessità che stiamo tutti vivendo in questo momento”. Così Cate Blanchett dopo l’udienza del mondo del cinema con Papa Leone XIV.
Blanchett ha sottolineato che il Papa “ha parlato in modo molto profondo”. Il cinema, sottolinea Blanchett, è ben posizionato “come settore per guidare le persone nelle zone grigie e difficili, dove ci sono pochissimi spazi per un dibattito pubblico, per non parlare del dibattito internazionale sulle questioni che dobbiamo davvero affrontare” come “gli sfollamenti umani, i cambiamenti climatici”.
