Nonostante la pandemia, è stato un anno denso di progetti per Claudia Gerini, che si prepara anche al debutto dietro la macchina da presa. “Non sono contraria al vaccino, ma molto timorosa; io non sono ancora vaccinata, devo fare degli esami per le trombosi perchè ho avuto dei problemi anche in gravidanza, ho paura un po’ per quello, ma mia figlia 17enne lo ha fatto”, racconta dal Forte Village di Cagliari, che ha ospitato la quarta edizione del Filming Italy Sardegna Festival, di cui è presidente onoraria insieme a Harvey Keitel.
A fine settembre Gerini sarà sul set per un film indipendente come regista e interprete, ‘Tapis roulant’, girato in un unico ambiente, una casa. “Sono una terapista che fa terapie online. Mi sono innamorata del soggetto, lo abbiamo sviluppato con gli sceneggiatori, e pensando a chi potesse fare da regista ho pensato di autodirigermi, ho deciso di rischiare fa parte del mio carattere non stare in una comfort zone. Sono la tipica che si butta senza rete a fare le cose più difficili. Ho anche una piccola parte nella produzione con la mia società Attitude. Mi sento pronta dopo 30 anni di carriera, ho cominciato a 15 anni”.
Nel frattempo, sarà sul grande schermo con ‘Per tutta la vita’ di Paolo Costella, una commedia corale con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Paolo Kessisoglu, Claudia Pandolfi, Fabio Volo e Filippo Nigro. “Io sono la moglie di Paolo Kessisoglu, siamo 4 coppie a cui dicono che il matrimonio non è valido perchè non celebrato da un vero prete, e c’è un po’ di rimessa in discussione di questi rapporti”, spiega Gerini. Poi uscirà ‘Lasciarsi un giorno a Roma’ di Edoardo Leo, che “è molto cresciuto come regista”, una commedia dramma sull’epilogo delle storie d’amore, dove sarà la moglie di Stefano Fresi nei panni della prima cittadina della capitale. “A chi mi sono ispirata? A nessuno, ho pensato a una donna molto impegnata, che è una politica, madre e moglie. Io cammino tanto per Roma, mi domando sempre: ma chi deve amministrare la città la conosce? Va in giro? Vanno a Tor Bella Monaca? Io ci vado, a trovare mia nonna. Calenda se non altro si vede che va. A Villa Borghese c’è un sistemo idrico che basterebbe rimettere in funzione…”.
Claudia Gerini sarà anche in ‘Diabolik’ dei Manetti Bros, “ma non posso dire niente”, e in ‘Mancino naturale’ di Salvatore Allocca, dove interpreta una vedova, madre di un 12enne promessa del calcio, che vive nelle case popolari di Latina e vende cibi preconfezionati ai bar. Una mamma che sogna un riscatto per il figlio. “La dico grossa: mi sono un po’ ispirata a ‘Bellissima’ di Visconti”. E poi c’è ‘Sulla giostra’ di Giorgia Cecere, in cui è una produttrice cinematografica che deve vendere la casa di famiglia in Salento, dove c’è una governante che non se ne vuole andare. “Vado per stare due giorni e lì rimango invece per diverso tempo. È un film un po’ sospeso, molto poetico. Sarà in concorso a fine settembre al Festival di Bari”.
Durante la pandemia Gerini è anche stata in Nepal per ‘The tiger’s nest’ di Brando Quilici, un family movie internazionale in cui ha il ruolo della direttrice di una casa per bambini. Uno degli ospiti una notte scappa e vede nella foresta i bracconieri uccidere una tigre, prende con sè il cucciolo, orfano come lui, e fugge. E se, almeno per ora, è in stand-by il progetto del varietà in 4 puntate ‘Giraffe’, continua il lavoro di sceneggiatura su ‘Il sale rosa dell’Himalaya’, libro di Camilla Baresani di cui Gerini ha acquistato i diritti.