Sanremo, dg Rai: “Polemiche? Siano sane e non si scada in volgarità”

Lo ha detto Giampaolo Rossi a bordo del treno che porta i giornalisti da Roma al Festival ligure: "Amadeus nel 2025? Ora siamo concentrati su quest'anno"

Mancano due giorni all’apertura del Festival di Sanremo, accompagnata da qualche polemica. “Non credo che sia un problema né di destra né di sinistra, né di autocensurarsi, è chiaro che dove c’è l’elemento artistico c’è inevitabilmente anche un elemento di rottura dei linguaggi, di trasgressione, che è naturale. È la storia del festival di Sanremo, una storia anche di polemiche sociali, culturali, che sono avvenute sempre. Il ragazzo della via Gluck è una una canzone di denuncia sociale. Era per certi versi anche una canzone che aveva una critica fortemente centrata sulla critica della modernità, ma sempre accompagnata da aspetti con chiavi di lettura del reale. Credo che la cosa importante sia mai snaturare questa sana polemica e trasgressività nella volgarità”. Così il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, in un punto stampa a bordo del treno Frecciarossa in livrea diretto a Sanremo, dove dal 6 al 10 febbraio andrà in scena la 74esima edizione del Festival della canzone italiana. “Perché comunque Sanremo non parla solamente di un pezzo del nostro paese ma parla di tutto – conclude Rossi – E quindi tutto deve essere rappresentato”.

“Sono scelte editoriali che vengono quindi avallate dai vertici dell’azienda. Credo che abbiano ponderato, chi cura l’aspetto editoriale e promozionale, la validità del progetto” ha detto ancora il dg della Rai, a proposito di Amadeus ospite da Fazio.

Amadeus anche nel 2025? Ora siamo concentrati sull’evento di questi giorni. Lo stesso Amadeus sta lavorando per portare a casa il risultato migliore e di tutto il resto se ne parlerà dopo. Siamo solamente concentrati sui prossimi giorni” ha aggiunto Rossi. “Noi abbiamo dato sempre una grande fiducia al direttore artistico, perché Amadeus è veramente un maestro da questo punto di vista e ha portato il festival a dei livelli di narrazione e di rappresentazione altissimi. Anche questo sarà un grandissimo festival”, prosegue il dg osservando che “Sanremo è come la nazionale di calcio, che spesso e volentieri la guarda anche chi non è appassionato di calcio. Sanremo è qualcosa di più di un festival, è un grande racconto”.