Simona Sparaco: “Gramellini è l’amore della mia vita, ci sposeremo presto”

La scrittrice tra le protagonista di “Storie della settimana” di F

Simona Sparaco è una delle protagoniste di “Storie della settimana” di F – il settimanale femminile di Cairo Editore diretto da Marisa Deimichei – in edicola domani. La scrittrice, vincitrice del premio letterario DeA Planeta con il suo ultimo libro “Nel silenzio delle nostre parole”, ha avuto due mesi fa un figlio da Massimo Gramellini e per la prima volta parla del suo compagno e della sua storia d’amore.

Quando si è innamorata? "Dopo la separazione ero a pezzi. Ero tornata dai miei a Roma con il bimbo piccolo, sentivo di aver fallito (…). Non credevo più nell’amore o, meglio, avevo paura di amare di nuovo. Ero rimasta bruciata e non osavo neppure riavvicinarmi al fuoco, stavo ancora elaborando il lutto. Poi è arrivato Massimo e ho capito che l’amore era una cosa diversa".

Come vi siete incontrati? "Un’amica comune, Chiara Gamberale, donna di grande sensibilità, da tempo mi diceva che dovevo conoscerlo, che era lui l’uomo della mia vita. Lì per lì non ne ero convinta ma quando l’ho visto, l’ho subito riconosciuto. Ci siamo abbracciati e abbiamo capito che eravamo fatti per stare insieme".

Colpo di fulmine quindi? "Sì. Entrambi siamo persone travagliate, con traumi alle spalle che abbiamo curato scrivendo dei libri. Lui, il suo, l’ha raccontato in ‘Fai bei sogni’ dove elaborava il lutto per la morte della madre e ha venduto un milione di copie; io, nel romanzo semiautobiografico ‘Nessuno sa di noi’ (racconta di una coppia che prende la decisione di fare un aborto terapeutico, ndr), ho messo tutto il mio dolore di madre mancata. Così, quando ci siamo incontrati, eravamo più risolti. Anche se le notti più belle sono ancora quelle che passiamo a parlare, parlare".

Il figlio l’avete cercato? "Non proprio, nel senso che pensavamo di essere entrambi troppo grandi, soprattutto Massimo, che ha 58 anni. Ma è venuto e a quel punto la vita ha scelto per noi. Lui poi non aveva figli".

Che effetto gli ha fatto diventare padre, con la sua storia? "Credo sia per lui un’esperienza molto formativa, sta risolvendo e sciogliendo alcuni nodi della sua vita che erano rimasti. È un bravo papà, molto dolce. Che si è preoccupato subito per me e mi ha detto: “Dobbiamo prendere una tata perché siamo due persone che lavorano e non deve essere tutto sulle tue spalle”".

Siete una famiglia allargata. "Non ho avuto paura di fare un figlio con lui perché ho visto che in poco tempo era già molto bravo con il mio primogenito».

Vi sposerete? "Sì, presto. Per me sarà la seconda volta, per lui la terza. In realtà ci sentiamo già sposati, ma quando hai un figlio il pezzo di carta lo richiede ancora la società per avere più diritti".

Gramellini ha 18 anni più di lei, non le pesa la grande differenza d’età? "Sono sempre stata attratta da uomini più grandi, che mi stimolassero (…). Con Massimo ci abbiamo pensato solo quando è nato Tommaso, perché un figlio ti scandisce il tempo, è con lui la differenza che preoccupa. Il mio libro finisce con una frase: “Noi siamo una storia”. La nostra, di storia, è che ci siamo innamorati, questa persona più grande mi fa scoprire tante cose di me. Non posso, per paura del futuro, non volerla vivere".