Sono 21 i film in concorso per la Palma d'oro alla 71esima edizione del Festival di Cannes, che verrà assegnata oggi. Due gli italiani in concorso, 'Dogman' di Matteo Garrone e 'Lazzaro Felice' di Alice Rohrwacher.
'Todos lo saben' dell'iraniano Asghar Farhadi (film di apertura della kermesse): thriller psicologico in spagnolo con Penelope Cruz, che dall'Argentina torna nel paese natale in Spagna dove reincontra l'amore di gioventù Javier Bardem.
'At war' del francese Stéphane Brizé: nuovo film sociale con Vincent Lindon per l'autore di 'La legge del mercato', che segue la lotta dei dipendenti disposti a tutto pur di salvare la loro fabbrica in fallimento.
'Ahlat agaci (The wild pear tree)' del turco Nuri Bilge Ceylan: un uomo sogna di essere uno scrittore e torna nella sua natia Anatolia, dove trova il padre. Dall'autore di 'Winter Sleep', Palma d'oro 2014.
'Ayka' del kazako Sergey Dvortsevoy: ritratto di un giovane rifugiato kirghiso senza documenti spinto all'estremo per sopravvivere a Mosca.
Secondo film del regista di 'Tulpan', vincitore del premio 'Un Certain Regard' a Cannes nel 2008.
'Dogman' di Matteo Garrone: la storia senza riscatto di un uomo che gestisce un negozio periferico di toelettatura per cani e sprofonda in una spirale di violenza dopo essere stato tradito da un bullo di quartiere. Quarto film di Garrone in concorso.
'Le livre d'image' di Jean-Luc Godard: film in cinque parti che evoca in particolare la guerra e il mondo arabo, attraverso un collage di immagini (di reportorio e fiction) e suoni con citazioni e aforismi, spesso letti dallo stesso cineasta 87enne, padre della Nouvelle Vague.
'Un Couteau dans le coeur' del francese Yann Gonzalez: secondo lungometraggio del regista, film barocco e onirico su una produttrice di porno gay, con Vanessa Paradis.
'Netemo Sametemo (Asako I & II)' del giapponese Ryusuke Hamaguchi: la storia di Asako che, dopo la scomparsa dell'uomo che amava, trova il suo doppio.
'Plaire, aimer et courir vite' del francese Christophe Honoré: una relazione romantica tra un giovane studente e uno scrittore negli anni '90, con Vincent Lacoste e Pierre Deladonchamps.
'Les Filles du soleil' della francese Eva Husson: la storia di combattenti curdi che combattono contro i jihadisti e una giornalista che li segue. Con Golshifteh Farahani e Emmanuelle Bercot. Secondo lungometraggio della regista dopo 'Bang Gang'.
'Ash is purest white' di Jia Zhangke: ritratto di una donna e una Cina abbandonata, attraverso la storia d'amore tra una ballerina e un gangster.
'Shoplifters' del giapponese Kore-Eda Hirokazu: storia di una famiglia di taccheggiatori che adottano un orfano. Quinto film di Kore-Eda in concorso.
'Caphernaum' della libanese Nadine Labaki: la storia di un bambino che si ribella alla vita che cercano di imporgli. Dalla regista di 'Caramel'.
'Buh-Ning' del sudcoreano Lee Chang-Dong: thriller su un triangolo amoroso. Adattamento di un racconto di Haruki Murakami. Terzo film di Lee in concorso.
'BlacKkKlansman' di Spike Lee: storia vera di un poliziotto afro-americano e del suo compagno, che si è infiltrato nel Ku Klux Klan nel 1978, con Adam Driver e John David Washington.
'Under the silver lake' dell'americano David Robert Mitchell: thriller con Andrew Garfield e Riley Keough su un trentenne innamorato della sua vicina che si mette alla sua ricerca quando scompare. Dall'autore del film horror 'It Follows'.
'Three faces' dell'iraniano Jafar Panahi: tre ritratti di donne nell'Iran di oggi dal regista dissidente a cui è proibito lavorare nel proprio Paese (Orso d'oro a Berlino nel 2015 per 'Taxi Teheran').
'Zimna wojna' di Pawel Pawlikowski: un amore tormentato tra un musicista e una cantante e ballerina nel mezzo della Guerra fredda tra Polonia e Parigi, in bianco e nero. Dal regista di 'Ida', Oscar come miglior film straniero nel 2015.
'Lazzaro Felice' di Alice Rohrwacher: favola su un giovane innocente sfruttato dagli altri, in una fattoria lontana dal mondo e poi in una città moderna. Rohrwacher ha vinto il Gran Premio della giuria nel 2014 con 'Le Meraviglie'.
'Yomeddine' dell'egiziano Abu Bakr Shawky: odissea di un lebbroso e un orfano sulle strade dell'Egitto.
'Leto' del russo Kirill Serebrennikov: una pellicola in bianco e nero del regista agli arresti domiciliari, basato sulla vita della rock star sovietica Viktor Tsoi, che evoca la voglia di libertà dei giovani russi nei primi anni Anni '80.

