E’ arrivato il momento della resa dei conti. Giudici e concorrenti di ‘X Factor’ si sono scontrati con il giudizio del pubblico per la prima volta della stagione. Ad uscirne acciaccato è Fedez. Nella manche unica a dodici, il suo gruppo è il meno votato. Lui salva (giustamente) Samuel Storm. Fra Lorenzo Bonamano e Gabriele Esposito si salva il secondo grazie al cavallo di battaglia ‘Ain’t no sunshine’.
Al di là del risultato della gara, quest’anno non mancano le voci o l’intonazione. Forse, a mancare, è la personalità artistica. O, ancora, le scelte dei giudici non hanno, per ora, particolarmente aiutato i cantanti a metterla in mostra. E’ inutile nasconderlo, in partenza è Rita Bellanza la favorita per la vittoria. La scelta di affidarle brani come ‘Le rondini’ di Lucio Dalla, però, la carica di una responsabilità eccessiva a inizio percorso e la appesantisce. La stessa cosa succede a Enrico Nigiotti con ‘La canzone dei vecchi amanti’. Pezzo troppo classico per Lorenzo Licitra, a cui ‘Your Song’ di Elton John in versione Moulin Rouge non permette di scrollarsi di dosso l’impostazione da tenore. ‘Thank you’ di Alanis Morissette cantata da Virginia Perbellini non decolla. Poco comprensibili le assegnazioni di Fedez, che non valorizzano i suoi tre cantanti: ‘Adam’s song’ con Gabriele Esposito perde tutte le caratteristiche punk e diventa ballad, Lorenzo Bonamano in ‘High hopes’ di Kodaline è anonimo e a Samuel Storm, la voce più internazionale di questa edizione, affida un brano che difficilmente può attirare l’attenzione del pubblico. ‘Location’ di Khalid. Mara Maionchi va sul sicuro chiedendo ad Andrea Radice di cantare ‘Superstition’ di Stevie Wonder: pezzo totalmente nelle sue corde, il cantante non delude, ma cresce la curiosità di vederlo in cose lontane dalla sua confort zone. L’esibizione più convincente è quella di Camille Cabalterra: inizia a cantare e suonare ‘Team’ di Iggy Azalea al pianoforte, poi si alza e rappa. E balla. Forse l’unica ventata di freschezza della serata. Di certo, il giudice più coraggioso è Manuel Agnelli che sfida e mette alla prova i suoi gruppi. Bravi i Maneskin con ‘Let’s get in started’ dei Black eyed peas sulla quale aggiungono alcune barre in italiano e mettono tutta la loro energia sul palco. Convincenti i Ros che riescono incredibilmente a portare nel loro mondo musicale e stilistico ‘Battito di ciglia’ di Francesca Michelin. I più criticati alla vigilia dei live, Sem&Stenn, si difendono benissimo: rispetto alle Auditions sono migliorati, più intonati, e anche se richiamano troppo suoni anni ‘80, non scivolano su ‘Let’s go to bed’ dei Cure.
I GIUDICI. Mara era mancata. Questa è L‘unica certezza alla fine della prima puntata. La sua schiettezza e la risata dirompente hanno dato pepe alla serata, anche quando mancava. La lotta fra la talent scout, Levante, Manuel Agnelli e Fedez è già durissima. Lo scontro è aperto. Dalla seconda esibizione, quella di Enrico Nigiotti, si è capito che quest’anno i giudici non si faranno sconti. Meno combattiva, e forse ancora troppo impostata, Levante. Per lei però era la ‘prima volta’: c’è tempo fino a meno dicembre per affilare i coltelli.
OSPITI FEDEZ E J-AX. Per la prima serata, ‘X Factor’ si è regalato un’anteprima. Sul palco Fedez, accompagnato da J-Ax, per presentare ‘Sconosciuti da una vita’. Il nuovo singolo dei due ‘Comunisti col Rolex’ fa riferimento esplicito alla fidanzata del rapper Chiara Ferragni, tanto che le ballerine hanno indossato una maschera col suo volto. La coppia così, dopo siti, giornali e social ha invaso anche il palco del talent. Troppo, forse.