Dal 2018 sulle passerelle di Gucci non sfileranno più pellicce vere. Lo ha annunciato oggi la casa di moda, seguendo così il trend di altri marchi di lusso che hanno ceduto alle pressioni delle associazioni animaliste e al nuovo gusto dei consumatori. Gucci, che fa parte del polo del lusso Kering, con sede a Parigi, in passato ha fatto sfilare modelle in pelliccia e lo stesso direttore creativo Alessandro Michele due anni fa ha sfoggiato scarpe ricoperte di pelliccia di canguro. La casa di moda – che ha venduto pellicce di visone a un prezzo di 40mila dollari – ha precisato che la giacenza di abiti e accessori con inserti di pelliccia sarà messa all'asta per beneficenza. La prima sfilata 'no fur' sarà quella della primavera-estate 2018.
Lo scorso giugno, Yoox Net-A-Porter, rivenditore online di brand di lusso, ha adottato una politica aziendale che vieta la vendita sul sito di indumenti o accessori di pelliccia. Anche Giorgio Armani si è impegnato a interrompere la produzione di vestiti di pelliccia, spiegando che il progresso tecnologico non giustificava più la crudeltà verso gli animali, decisione presa nel lontano 1994 anche da Calvin Klein.