Concertone, migliaia in piazza. Sul palco palloni contro Poletti

Gli Stato Sociale anche contro Salvini per la frase sugli omosessuali

Sono il rapper Clementino e a Camila Raznovich aprire il tradizionale 'concertone' del primo maggio in piazza San Giovanni in Laterano a Roma. I due presentatori hanno subito lasciato il posto a Massimo Cotto per la finalissima del concorso 1M NEXT che ha selezionato tre fra 110 artisti e band. Tra gli artisti più attesi Francesco Gabbani, Edoardo Bennato, Ermal Meta.

Le note di 'Bella ciao' hanno aperto ufficialmente il concertone: a suonare è il violinista spagnolo di origini libanesi e armene Ara Malikian. Camicia rossa, collana a fiori rossi e gonnellona lunga, una Teresa De Sio in ottima forma ha cantato il brano di Pino Daniele 'O scarrafone sul palco.

"Pino Daniele e Rino Zurzolo sono un pezzo di Napoli e della musica e non solo. Il dispiacere della mia generazione è che esempi così importanti ci abbiano lasciato così presto". Così il rapper campano Rocco Hunt, intervistato a margine del concertone, ha ricordato la scomparsa dello storico contrabbassista di Pino Daniele. "Ogni volta che salgo su questo palco mi tremano le gambe", ha aggiunto dopo aver cantato di fronte alla platea, a cui si èrivolto in dialetto salernitano. Rocco Hunt ha poi parlato del suon nuovo disco 'Kevvuò' che ha detto essere "in cantiere".  Applausi per il gruppo rock Ladri di carrozzelle: la band, socialmente impegnata, si è esibita quest'anno anche a Sanremo. La cantautrice Marina Rei ha ringraziato la band di Paolo Benvegnù, assente a causa di un malore che lo ha colpito negli scorsi giorni ma che ha 'prestato' comunque i suoi musicisti alla collega. La platea di piazza San Giovanni in Laterano si è scaldata per Le luci della centrale elettrica con Vasco Brondi che ha cantato come primo brano 'A forma di fulmine' del disco 'Terra'.

ul palco di piazza San Giovanni non mancano sprazzi di politica. C'è un riconoscimento esplicito al "passo avanti" compiuto dal governo – mai citato – con la legge sul caporalato. A dirlo è Mohammed, 28 anni, emigrato quattro anni fa dall'Egitto e oggi collabora con i sindacati per aiutare i lavoratori stranieri. Ma è la band bolognese Lo Stato sociale a sparigliare le carte, attaccando prima il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dopo il segretario della Lega Matteo Salvini. "Fate come dice il ministro Poletti: mettete dei curriculum nei vostri palloni", dice il cantante della band e sul palco compaiono palloni da calcio insieme a palle gonfiabili con le scritte 'chef', 'ricercatore', 'artista'. Contro il segretario della Lega il gruppo ci va più pesante: "Se è vero, come ha detto Salvini, che da una coppia omosessuale non può che nascere un bambino con handicap, è anche vero che da una coppia eterosessuale è nato Matteo Salvini". Anche il vincitore di Sanremo 2017 non risparmia una considerazione sul problema dell'occupazione. "Non mi va di fare troppi discorsi per non risultare fuori luogo, ma insomma qualcuno ci deve dare questo diritto al lavoro. Noi però dobbiamo metterci la cosa fondamentale: la voglia", dice Francesco Gabbani sul palco prima di cantare Occidentali's Karma. Di "lavoro per il pane ma anche lavoro per se stessi" parla invece un ironico Brunori Sas che avverte il pubblico: "Non prendete mai sul serio i cantanti, non dicono mai la verità". Ad arricchire questa edizione del concertone anche le vignette omaggio di Altan, critico come sempre nei confronti del Jobs Act.