"La mia uscita da Baudo era solo una battuta per lusingarlo, una cosa tipo: Pippo, se non mi inviti tu..."

"Non è assolutamente vero che non mi invitano più in tv, anzi, ultimamente sono diventata prezzemolina. La mia uscita da Baudo era solo una battuta per lusingarlo, una cosa tipo: Pippo, se non mi inviti tu…". A parlare è Anna Falchi, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Com'è andata questa vicenda? "Sono andata ospite da Baudo, poi ho visto che sono uscite delle agenzie che riportavano virgolettato il mio 'grido di dolore': io sono trasecolata". Però è vero che ha detto 'vivo solo di queste cose'. "No, anche qui le cose sono andate diversamente. Ho detto che vivo facendo la tv, ogni tanto facendo l'ospite ma non solo. Io mi definisco un artistoide, che sa fare tutto". Cosa le piace fare di più nel mondo dello spettacolo? "La radio. L'ho fatta per diversi anni, mi piace moltissimo". Lei ha iniziato la sua carriera facendo spot televisivi. Tra questi, ne girò uno con Federico Fellini alla regia…"Si, guadagnai 1milione e 700mila lire! Non volevo andare nemmeno al provino – ha spiegato la Falchi a Un Giorno da Pecora -, perché non mi sentivo di esser il tipo che poteva piacergli. Quando andai al provino a Cinecittà, infatti, c'erano tutte donne formose, come Wendy Whindam".

"Ero sfiduciata. Invece Fellini mi scelse e rimase un'ora a parlare con me, penso che mi aiuto il fatto che venissi da Rimini: parlavo, insomma, la sua stessa lingua, e magari lui volle dare una mano ad una romagnola", ha aggiunto. "In realtà quell'anno Roma e Lazio erano entrambe in lotta per vincere, e la Ferilli aveva detto più volte che in caso di vittoria romanista avrebbe fatto uno spogliarello. Poi per un soffio vincemmo noi, io ero la madrina della squadra e pensai di farle uno sfotto': la Ferilli l'ha detto, e io invece lo faccio", ha spiegato a Rai Radio1 Anna Falchi.
 

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