E’ morto l’attore Lino Toffolo, personaggio simbolo di Venezia

Nella sua lunga carriera teatro, cinema d'autore e televisione

L'attore Lino Toffolo è morto questa notte all'età di 81 anni nella sua abitazione. Il personale del 118 di Venezia è intervenuto a notte fonda per una chiamata di emergenza, ma non c'è stato nulla da fare per l'artista. Toffolo, oltre a essere un attore, è stato anche cantautore e cabarettista. Nato a Murano il 30 dicembre 1934, era un personaggio simbolo per la città sulla laguna. Ha esordito in radio, approdando poi in teatro. Lascia Venezia per andare a Milano, dove nel 1963 inizia a lavorare al Derby accanto a nomi quali Enzo Jannacci e Bruno Lauzi. Nel 1968 incomincia la sua carriera cinematografica con Lina Wertmüller, seguono poi numerosi altri film, quali 'Culastrisce nobile veneziano' con Mastroianni e 'Brancaleone alle crociate' di Monicelli con Gassman. Lavora anche con Dino Risi. Nel frattempo scrive commedie, libri e raccoglie un buon successo anche sul piccolo schermo.

L'ironia è sempre stata il cavallo di battaglia di Lino Toffolo, una caratteristica che si è rivelata in tutta la sua opera: dai testi di brani e canzoni, alle performance al cinema e a teatro. Anche il suo sito ufficiale ne è pervaso, ne è esempio l'incipit della sua biografia, in cui si legge: "Avrebbe voluto nascere a Betlemme ma l'idea era già stata ampiamente sfruttata, cosicché ebbe i natali in una amena isola della laguna di Venezia, Murano. Correva l'anno 1934 e già si addensavano le nubi di un nuovo disastroso conflitto: evidente lo sbaglio imperdonabile anche della scelta del momento". Un artista, che fin dagli esordi, ha dato prova della sua poliedricità. Nel programma radiofonico per la sede Rai di Venezia dal titolo 'El Liston', ha dato prova delle sue abilità nelle arti. Oltre ad aver composto la sigla della trasmissione, ha partecipato attivamente al programma, recitando, cantando e scrivendo i testi. Da lì è emersa la sua vocazione di menestrello e si è aperta la strada del teatro con apparizioni di successo.

Il suo primo album esce con il suo nome, 'Lino Toffolo', e la struggente canzone d'amore 'Gastu mai pensà' colpisce Jannacci tanto da includerla due anni più tardi, tradotta in italiano, nel suo album 'Vengo anch'io. No, tu no'. Un altro successo musicale è 'Ah, lavorare è bello', un brano che affronta con un taglio ironico, il tema della durezza del lavoro manuale. Sullo schermo debutta in 'Chimera' nel 1968, da allora per un decennio interpreta molti film di successo. : sotto la guida di Mario Monicelli 'Brancaleone alle crociate' (1970); con Salvatore Samperi inizia una collaborazione duratura con 'Un'anguilla da trecento milioni', (1971), 'Beati i ricchi', (1972), 'Peccato veniale', (1974); 'Sturmtruppen', (1976). Con Adriano Celentano recita in 'Yuppi du' (1975), con Dino Risi in 'Telefoni bianchi' (1976). Nel 2006 decide di sperimentare la regia e presenta il suo film 'Nuvole di vetro' con dialoghi in lingua veneta. Un esordio che ha riscosso consensi da buona parte della critica.